
Il Texas fa causa a Eli Lilly per presunte tangenti ai medici per prescrivere i suoi farmaci
Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, ha intentato martedì una causa contro la casa farmaceutica statunitense Eli Lilly, accusandola di aver “corrotto” i medici per spingerli a prescrivere i suoi farmaci.
Secondo una dichiarazione dell’ufficio del procuratore generale, l’azienda avrebbe corrotto e indotto illegalmente i professionisti sanitari a prescrivere i suoi medicinali più redditizi, tra cui i farmaci GLP-1 Mounjaro e Zepbound, utilizzati per la perdita di peso e il trattamento del diabete.
«Big Pharma ha compromesso il processo decisionale medico partecipando a uno schema illegale di tangenti», ha dichiarato il procuratore generale Paxton.
La causa si inserisce nel solco delle precedenti azioni legali dell’ufficio del procuratore generale volte a ritenere responsabili i produttori di farmaci per frode e abusi, si legge ancora nella nota.
Lo scorso anno, Paxton aveva già citato in giudizio i produttori di insulina, tra cui Lilly, e i gestori di benefici farmaceutici (PBM, gestori di farmacie), sostenendo che i produttori avessero aumentato artificialmente i prezzi dell’insulina, restituendo poi una parte
significativa e non dichiarata ai PBM in cambio di un trattamento preferenziale.
Lilly ha replicato che le accuse derivano dallo stesso informatore aziendale le cui affermazioni sono state già respinte da diversi tribunali e dal governo federale. «Abbiamo intenzione di difenderci con fermezza da queste accuse», ha dichiarato un portavoce dell’azienda, citando precedenti sentenze che avevano giudicato le accuse prive di fondamento sia di fatto che di diritto.
Reuters – Tradotto da MarketScreener – originale
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Il documento d’accusa del Procuratore
Le accuse del Procuratore Generale:
Al fine di aumentare i profitti, Eli Lilly ha offerto incentivi illegali ai fornitori di servizi medici in Texas, tra cui “infermieri gratuiti” e servizi di supporto al rimborso. Questi incentivi sono stati progettati per guidare i fornitori verso la prescrizione dei farmaci di Eli Lilly. In molti casi, queste prescrizioni sono state coperte da Medicaid, con il risultato di milioni di dollari in richieste a Texas Medicaid che sono state contaminate dal marketing illegale di Eli Lilly e dagli accordi di scambio di favori, in violazione del Texas Health Care Program Fraud Prevention Act.
“Big Pharma ha compromesso il processo decisionale medico impegnandosi in uno schema di tangenti illegali”, ha detto il procuratore generale Paxton. “Eli Lilly ha cercato fraudolentemente di massimizzare i profitti a spese dei contribuenti e di mettere l’avidità aziendale al di sopra della salute delle persone. (Fonte: Ken Paxton)
Nota:
I tre maggiori PBM (pharmacy-benefit managers) – Caremark di CVS Health, Express Scripts di Cigna e OptumRx di UnitedHealthGroup – appartengono a società che possiedono alcune delle maggiori assicurazioni sanitarie del Paese. Distribuiscono alcuni farmaci attraverso le proprie farmacie di vendita per corrispondenza. CVS possiede anche più di 9.000 farmacie al dettaglio.
Usando il loro potere d’acquisto per strappare sconti e ribassi ai produttori di farmaci, le aziende dicono di aiutare i piani sanitari a tenere sotto controllo i costi e quindi a ridurre i premi pagati dagli americani. Ma, secondo i critici, fanno esattamente il contrario.
Alcuni medici, pazienti e produttori di farmaci sostengono che le aziende hanno finito per far aumentare i costi, estraendo al contempo commissioni e altri pagamenti che incrementano le loro entrate. Tra i bersagli delle loro critiche c’è la capacità dei PBM di indirizzare la distribuzione dei farmaci attraverso le proprie farmacie a scapito dei negozi al dettaglio indipendenti, e talvolta a un prezzo più alto.
Nota 2: I rappresentanti farmaceutici americani (anche se simili, vengono erroneamente identificati con gli italiani informatori scientifici del farmaco, ISF), sono professionisti che promuovono e vendono farmaci e dispositivi medici ai professionisti sanitari, come medici, farmacisti e infermieri. Il loro ruolo principale è quello di informare e influenzare i professionisti sanitari sull’uso dei farmaci della loro azienda, fornendo informazioni dettagliate, evidenziando i benefici e le caratteristiche dei prodotti, e stabilendo relazioni solide con il personale medico. Agli ISF italiani invece è vietata la vendita e devono dipendere da un servizio Scientifico aziendale




