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Tangenti, a giudizio 8 funzionari Aifa e 8 impresari del settore farmaceutico

 
Accusati di corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio: in un video il passaggio delle mazzette nascoste in un giornale
ALBERTO GAINO
ROMA – La Stampa – Corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio: un gup romano, Massimo Battistini, ha rinviato a giudizio 8 funzionari dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e 8 imprenditori del settore. L’inchiesta venne avviata a Torino dall’allora procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e dai pm Sara Panelli e Gianfranco Colace: furono i legali di alcuni indagati a richiedere che fosse la Procura di Roma a doversene occupare per competenza, e così è stato.

Con gli atti dell’inchiesta è stato inviato nella Capitale anche un video girato dai carabinieri nel 2008: la telecamera mette a fuoco il cancello in ferro di un condominio alla periferia di Roma. Vi si scorge un signore in completo grigio che stringe la mano ad un altro uomo, in maglione, che evidentemente è appena sceso di casa. I due conversano brevemente, poi il primo passa all’altro la copia ripiegata di un giornale. Stretta di mano, il signore in grigio esce di scena e l’altro, un gran sorriso sulle labbra, scende in strada, la attraversa e si allontana verso un giardino, tenendosi stretto sotto il braccio il giornale piegato.

Il signore in completo grigio era l’imprenditore Riccardo Braglia, titolare dell’azienda farmaceutica svizzera Hellsinn, quello in maglione era il dottor Pasqualino Rossi, rappresentante italiano all’Emea (l’agenzia europea del farmaco) sino allo scandalo provocato dal suo arresto: nel giornale piegato l’industriale aveva riposto una busta con la mazzetta; intascatala, Rossi si è diretto in banca a versare il denaro. I carabinieri l’hanno filmato sino allo sportello e appurato che il suo conto era in rosso prima del versamento videoripreso.

Il filmato rappresenta la chicca nella voluminosa documentazione raccolta dai pm prima a Torino e in seguito a Roma: è depositato in cancelleria con tutti gli altri atti dell’inchiesta a disposizione dei legali degli imputati in vista dell’udienza preliminare (ormai conclusa) e del futuro processo.


22/5/2008 (7:55) – IL CASO
Medicine, tangenti per evitare i controlli
Sette arresti. L’accusa: attentato alla salute pubblica
M. ACCOSSATO, A. GAINO – LA STAMPA
TORINO – Due anni di indagini, intercettazioni telefoniche e filmati hanno portato ieri in carcere o agli arresti domiciliari sette fra dirigenti dell’Agenzia Italiana per il Farmaco (Aifa) e rappresentanti o procuratori di aziende farmaceutiche. Un’ottava persona – della quale non è stato per ora rivelato né il nome né il ruolo – è ricercata per essere portata in carcere. L’accusa, per tutti, è di corruzione. Ma l’inchiesta – partita da Torino e condotta dal procuratore aggiunto R

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