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Usando meglio i farmaci 500 mld di risparmi

Con un uso più responsabile dei farmaci da parte degli attori del sistema sanitario e un maggiore allineamento delle loro capacità, risorse e attività, sarebbe possibile risparmiare mezzo trilione di dollari per la spesa sostenuta a livello globale per la salute pubblica. Una cifra iperbolica, che rappresenta l’8% del totale dei costi sanitari nel mondo.

Lo stima un nuovo studio dell’Ims Institute for Healthcare Informatics. I principali risultati dello studio ‘Advancing the Responsible Use of Medicines: Applying Levers for Change’, sono stati presentati a un vertice internazionale per i ministri della Salute convocata dal ministero olandese della Sanità, del benessere e dello sport durante il congresso della Pharmaceutical Federation in corso ad Amsterdam.

L’Istituto Ims ha preso in considerazione sei ‘opportunità’ per migliorare l’uso dei farmaci: aumentare l’aderenza del paziente alla terapia, assicurare un uso tempestivo dei medicinali, ottimizzare l’impiego di antibiotici, evitare gli errori terapeutici, utilizzare i generici a basso costo, se disponibili, e gestire al meglio la politerapia. I miglioramenti nell’aderenza del paziente alla terapia costituiscono più della metà – 269 miliardi di dollari – della cifra totale che sarebbe possibile risparmiare, 500 miliardi di dollari.

Per calcolare il risparmio possibile, gli studiosi hanno sviluppato un modello applicabile a 186 Paesi. L’analisi dei dati disponibili indica che nessun fattore singolo, ad esempio il reddito, determina l’uso non ottimale dei farmaci. E’ al contrario una combinazione di elementi – tra cui le infrastrutture del sistema sanitario, l’accessibilità, la demografia della popolazione, i fattori di rischio di malattie non trasmissibili e l’intensità medicina – a impattare sull’impiego corretto di questa risorsa di salute.

Barbara Di Chiara – 4 ottobre 2012 – PharmaKronos

 

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