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Medici di famiglia, rischio estinzione al Nord

In un futuro prossimo, i medici di famiglia sono destinati a diventare una rarità, soprattutto nelle regioni del Nord dell’Italia. L’ipotesi, segnalata da Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), emerge dai dati dell’Ente nazionale di previdenza dei medici (Enpam): in Lombardia, per esempio, si stima che nel 2013 andranno in pensione 71 medici lombardi, 141 nel 2015, 180 nel 2016 e ben 598 nel 2021. «A fronte di non più di 90 medici che escono ogni anno dalle scuole di formazione» sottolinea Fiorenzo Corti, segretario regionale della Fimmg Lombardia. «C’è una coda da smaltire» chiarisce «nella graduatoria dei medici che attendono di entrare nella convenzione, ma, una volta esaurita, siamo disponibili ad accogliere medici di famiglia del Sud, dove ci sono più medici sotto-occupati, oppure richiamare professionisti dall’estero». Il ruolo unico, previsto dal decreto Balduzzi, è una possibile risposta alla carenza che si prospetta. «Il ruolo unico identifica una professionalità a tutto tondo» spiega Corti «che si occupa di cure primarie, in cui rientra il rapporto di fiducia con il paziente che sceglie il suo medico, ma che risponde anche alle necessità cliniche del territorio». L’istituzione del ruolo unico, dunque, unisce medici di continuità assistenziale e medici di famiglia: «Il medico di medicina generale e il medico di guardia» prosegue Corti «sono figure finora separate e con difficoltà a dialogare. Ora invece dovranno avere a livello normativo, un unico riferimento contrattuale». ! Tale figura, ricorda Giacomo Milillo, segretario nazionale Fimmg, «dovrebbe diventare operativa con la nuova convenzione che dovrebbe essere sottoscritta entro 6 mesi dal decreto con le Regioni. Molto probabilmente i tempi saranno un po’ più lunghi, perché ora con le Regioni è tutto fermo. Ma quanto meno, da parte loro, c’è la disponibilità a ragionare sull’atto di indirizzo».

22 gennaio 2013 – DoctorNews33

Salute in offerta, il medico: non siamo al ristorante

La sanità simile alla grande distribuzione? A ventilare il pericolo un articolo apparso su Repubblica nel quale si descrive una tendenza sempre più diffusa da parte degli studi medici privati a fidelizzare i pazienti attraverso il sistema del tesseramento. Come non bastasse i dati di realtà come Groupon sono sempre più eclatanti. Nel 2012 il popolare sito di coupon ha venduto 300mila tagliandi nella sola area salute. In cima alle preferenze degli utenti trattamenti odontoiatrici e fis! ioterapici, ma molto gettonate sono anche visite cardiologiche, urologiche, ecografie e tra le nuove offerte anche sedute di consulenza psicologica e psicoterapeutica individuali, di coppia o familiari. Una tendenza preoccupante? Lo abbiamo chiesto a <

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