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Intercettato per presunte molestie, saltano fuori le tangenti: arrestato primario di Chieti

Il professor Giuseppe Sabatino è accusato di aver prescritto farmaci per neonati in cambio di soldi o favori. Con lui, ai domiciliari quattro informatori. Il legale del primario: “Dimostrerà la sua estraneità”. Denunciati altri 10 medici, di varie località italiane

CHIETI. Molestie sessuali a una paziente e corruzione per 20mila euro, queste le accuse contestate al professor Giuseppe Sabatino, ordinario all’Università d’Annunzio di Chieti e primario di neonatologia all’ospedale Colle dell’Ara. L’inchiesta parte da una denuncia per presunti abusi sessuali commessi dal professore 64enne durante una visita medica in ospedale. Le intercettazioni telefoniche successive a questa prima denuncia hanno permesso ai carabinieri di scoprire un presunto episodio di corruzione, in cui i corruttori sarebbero tre informatori che lavorano per una casa farmaceutica, oltre a un altro di una seconda ditta. Entrambe le case avrebbero pagato o promesso di pagare una tangente di 10mila euro in cambio della prescrizione alle pazienti del professor Sabatino di particolari marche di latte in polvere e integratori alimentari per i loro bambini. Al professore sarebbero stati promessi anche dei viaggi premio.

AI DOMICILIARI. Da questa mattina, il professor Sabatino si trova agli arresti domiciliari. Stessa misura cautelare per  Marco D’Errico di Roma, ma originario di Lecce, Gabriele Bellia di San Vittore Olona (Milano), oltre a Luigi Leccese Antonio De Panfilis, entrambi pescaresi. Denunciati altri 10 medici, di varie località italiane (province di Taranto, Bari, Potenza, Pescara e Teramo), a carico dei quali sono stati raccolti elementi che sono oggetto di ulteriori accertamenti, per valutare responsabilità nei loro confronti con il concorso degli agenti di zona. L’operazione è coordinata dalla procura di Chieti e le ordinanze sono state eseguite in 8 province di 4 regioni (Lazio, Abruzzo, Puglia e Lombardia) dai carabinieri del Nas di Pescara, con il coordinamento del comandante regionale Marcello Sciarappa, tuttora in prima linea nonostante l’incarico come nuovo direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria della provincia dell’Aquila. Il gip, Paolo Di Geronimo, ha già fissato gli interrogatori di garanzia per la fine di questa settimana. Pm dell’inchiesta è Lucia Campo.

“SOLDI IN CAMBIO DI PRESCRIZIONI”. Le intercettazioni video-ambientali hanno permesso di appurare episodi di corruzione realizzati dal professore con il concorso di rappresentanti di aziende produttrici di integratori e alimenti per neonati. Stando alle accuse, il medico, all’atto delle dimissioni dei pazienti prescriveva o indicava ai genitori i prodotti delle due aziende che incrementavano le vendite, ricompensando il sanitario con provvigioni in denaro o altri benefici. Talvolta, episodi di corruzione avvenivano attraverso la sponsorizzazione di convegni medici. L’inchiesta coinvolge un’agenzia di viaggi.

LE PERQUISIZIONI. Le perquisizioni domiciliari hanno consentito di sottoporre a sequestro pc e documentazione d’interesse investigativo al vaglio dei carabinieri del Nas di Pescara. Perquisito anche un ambulatorio privato di viale Europa in cui lavora il dottor Sabatino.

LA DIFESA. «Il professore è pronto a dimostrare la sua totale estraneità alle ipotesi di corruzione e, soprattutto, molestie sessuali». Sono le dichiarazioni dell’avvocato Andrea Di Lizio, difensore di Sabatino, al termine di una mattinata segnata da perquisizioni e acquisizioni di documenti e di un pc del docente. «Già in passato (nel 2007 ndr) il professor Sabatino è stato accusato di un reato simile», aggiunge l’avvocato Di Lizio riferendosi alle molestie sessuali. «Ma tutto si è risolto con un’assoluzione con formula piena del mio assistito che, anche questa volta, riuscirà a dimostrare l’infondatezza delle accuse».

14 luglio 2014 – il Centro Chieti

 

 

 

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Redazione Fedaisf

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