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Comunicato Centro Studi Federisf

Comunicato Centro Studi Federisf

La Federazione degli informatori scientifici del farmaco e delle associazioni di informatori scientifici del farmaco è nata e cresciuta per rappresentare esigenze non adeguatamente sostenute e per stabilire rapporti ancor meglio definiti tra ISF – industrie e sindacati. Federisf, consapevole di una crisi incombente, prodotta da scelte imprenditoriali suicide che una dirigenza di scarsa capacità e abituata a ricercare pericolose scorciatoie per incrementare le vendite ha portato pervicacemente avanti, ha operato affinché l’appropriatezza prescrittiva, l’evidenza delle soluzioni terapeutiche proposte e l’utilità sociale dell’informazione scientifica fossero al centro dell’attività dei propri iscritti.

Queste posizioni chiare, molte volte in contrasto con industria e sindacati che hanno volutamente sottostimato l’importanza dell’informazione sui farmaci e la funzione sociale e di tutela della salute che il “Servizio” di informazione offre ai cittadini, hanno prodotto una strana alleanza tra industria e taluni sindacati che non hanno gradito le funzioni di controllo sul loro operato svolto da Federisf.

Le reazioni dell’industria e dei sindacati sono state numerose e hanno registrato un crescendo proprio in questo periodo di grave crisi occupazionale e di contrattazioni negative che Federisf e sindacati non collusi hanno puntualmente denunciato. Le aziende farmaceutiche, nel più vergognoso silenzio dei sindacati, hanno licenziato, ricorrendo alle motivazioni più disparate, dirigenti Federisf e dirigenti sindacali sgraditi, salvaguardando oltre il lecito i delegati RSU che hanno sottoscritto quegli accordi che hanno permesso le cessioni di ramo d’azienda, le CIGS e le mobilità di comodo, basate su motivazioni inconsistenti.

L’ultima azione di tentato terrorismo psicologico è stata commessa in quest’ultimo periodo a danno del

Presidente Nazionale Federisf dott. Lucio Golia, il quale è stato licenziato per “giustificato motivo oggettivo”. La legge 604 del 1966 prevede all’art. 3,due ipotesi di licenziamento per giustificato motivo: il licenziamento per giustificato motivo soggettivo ed il licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

Il Giustificato motivo oggettivo

riguarda i casi di licenziamento determinato da "ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa", e non riguarda pertanto in nessun caso il comportamento del lavoratore. Tenuto conto delle motivazioni addotte, a nostro avviso il licenziamento del Presidente Golia è privo di fondamento e di qualsiasi logica produttiva. I motivi “oggettivi” per i quali è stato disposto il licenziamento sono da attribuire a politiche industriali arroganti e aggressive che sembrerebbe vogliano considerare il Fondo Sanitario Nazionale solo risorse da aggredire e per realizzare ciò travolgerebbero con spregiudi

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Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco