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MolMed corre a Piazza Affari

 

(Teleborsa) – Roma, 27 ott – Giornata di guadagni per MolMed a Piazza Affari. Le azioni dell’azienda biotecnologica fanno un balzo del 3,91%scambiando a 0,43 euro per azione. I guadani sono ancor più sorpeendenti si si considera che il titolo viaggia in controtenenza ad indici italiani in rosso. A far scattare l’interese degli investitori milanesi sul titolo, la notizia che MolMed ha dato il via al nuovo studio sperimentale su un biofarmaco antitumorale sperimentale NGR-hTNF per il trattamento dei sarcomi dei tessuti molli. Lo studio, si legge in una nota, prevede l’arruolamento di 96 pazienti e sperimenterà la somministrazione di NGR-hTNF come monoterapia oppure in combinazione con doxorubicina.

 

                     

Berlusconi e la Molmed: storia di un affare?

Era il 20 marzo, quando davanti a quello che definirono “un milione” di persone, il presidente del Consiglio prometteva di sconfiggere definitivamente il cancro. Nell’arco di tre anni. Era la manifestazione del Pdl indetta a seguito dell’esclusione della lista Polverini nelle elezioni regionali del Lazio: il premier decise di puntare su un argomento delicato per coinvolgere masse di disperati in un estremo tentativo di risollevare la barca di una competizione elettorale che sembrava volgere al peggio, dopo il caos liste. Non andò così, e non venne citata la malattia per un caso.

Qualche giorno fa, infatti, si scopre che il Silvio Berlusconi ha alzato la sua quota di partecipazione nella MolMed, la Molecular Medicine Spa, tramite la Fininvest. Il figlio Luigi, 21 anni, piazzato in consiglio d’amministrazione. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, MolMed è un’azienda farmaceutica che ha allo studio nuovi farmaci antitumorali. Due, per l’esattezza: uno contro i principali tipi di cancro, l’altro con funzione ricostituente per il sistema immunitario debilitato dalla leucemia.

Su stampa e internet nel frattempo le allusioni si sprecano: suona strano come Berlusconi diventi azionista di maggioranza dell’azienda che sta lavorando su medicinali contro il cancro, sin da dicembre, a fronte delle dichiarazioni di piazza in marzo. Con un’aggravante: nel nuovo libro di Vespa il premier ammette d’essersi fatto operare per un cancro. “Non sono nemmeno sicuro che quella operazione fosse necessaria. Fatevi controllare da tre dottori diversi prima di operarvi”, dirà il presidente del consiglio. Per molti, un messaggio pressoché promozionale nei confronti di un medicinale che probabilmente non necessiterà d’ulteriori interventi di chirurgia per poter funzionare.

Ma non basta: non sono in pochi quelli che fanno notare come le critiche dell’Associazione Nazionale Oncologia Medica si lamenti dei nuovi tagli al servizio sanitario nazionale, che non permetterà ai medici di approntare adeguate cure ai malati di cancro. Come se a risolvere il problema si stesse aspettando l’ar

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