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Abruzzo. Sanità nella bufera.

CHIETI. Sembra una guerra in famiglia tra medici. Francesco Di Meco, segretario aziendale Anaao-Assomed all’ospedale Ss. Annunziata, contro Amedeo Budassi, direttore sanitario della Asl di Chieti, ma a lungo esponente di punta dello stesso sindacato medico.

In realtà è molto, ma molto di più: è un attacco all’efficacia dei farmaci generici ed è una richiesta di provvedimenti contro i medici di famiglia che non fanno bene il loro lavoro burocratico e non rispettano le norme della convenzione, che andrebbe sospesa per mancato rispetto del contratto.

Tutto nasce dalla circolare Asl sull’appropriatezza delle prescrizioni medicinali, che segue la segnalazione del sub commissario Baraldi che ai primi di dicembre lamentò lo sforamento del tetto per la spesa farmaceutica. Insomma, secondo la Asl,  si deve porre più attenzione al costo dei farmaci che vengono prescritti.

«E’ ora di finirla – risponde Di Meco alla circolare con una lettera ufficiale che però non ha avuto risposta – i medici ospedalieri sono già troppo esasperati dalle conseguenze assistenziali del fallimentare programma operativo di riordino regionale per pensare ad altro. Le ricordo che qualche tempo fa lei sosteneva che ormai si era raschiato il fondo e che il disagio dei Medici ospedalieri era insostenibile».

 Tutto qui? Uno sfogo estemporaneo contro un collega di sindacato?

C’è ben altro. Intanto la storia delle spesa in più è una balla, «perché durante il ricovero i Medici utilizzano solo le medicine fornite dalla Farmacia ospedaliera e così all’atto della dimissione del malato».

Il problema nasce perché i farmaci generici (quelli che vengono consigliati perché equivalenti come effe

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