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Asse Mmg-farmacisti contro l’ospedalizzazione del territorio

 

Dagli Stati generali della Sanità pare profilarsi un asse tra medici di medicina generale e farmacie per la presa in carico congiunta del cittadino dalla prevenzione alle dimissioni precoci. Insieme, il leader del sindacato dei medici di famiglia Fimmg Giacomo Milillo, e Annarosa Racca presidente Federfarma sottolineano come certe situazioni di collaborazione siano ottimali e low cost per il cittadino e bocciano forme di ospedalizzazione del territorio. Alla vigilia della trattativa con le regioni e la loro agenzia, la Sisac, per l’accordo nazionale, Milillo afferma: «Con i farmacisti siamo esponenti di una comunità; la medicina di iniziativa che ci vede favorevoli, va vista come una medicina di prossimità, non necessariamente fisica ma intesa come condivisione di valori con il cittadino, e non una medicina dedicata alla malattia come vuole qualcuno». Il riferimento è ad alcune tra le regioni rappresentate in Sisac, (molto ha scommesso sulle case della salute “grandi” l’Emilia
Romagna) e non certo alla Toscana rappresentata nel consesso dall’assessore alla salute Mario Marroni. Milillo sottolinea anzi che il modello toscano punta sul territorio e mette a disposizione del cittadino il bagaglio di conoscenze dei professionisti medici e farmacisti. Questi ultimi hanno il compito di parlarsi tra loro, proporre iniziative congiunte come la prevenzione dei tumori (il riferimento è allo screening del colon retto). «Ma c’è qualche altra regione, qualcun altro che pensa che le case della salute siano piccoli ospedali senza letti dove un cittadino che non sa di cosa ha bisogno è trattato da un tot di professionisti. A questa catena di montaggio eticamente ci opponiamo». Racca sottolinea che le farmacie stanno aprendo un ventaglio di nuove attività collaterali alla dispensazione del farmaco: centri unici di prenotazione, ritiro refertiu, pagamento del ticket; tutto in attesa di avviare la loro trattativa a ruota dei mmg per una convenzione che manca dal 1998. Milillo infine replica indirettamente a Elio Catania di Confindustria digitale che ai lavori del mattino ha denunciato che i progetti informatici non vanno avanti per scollature presenti pure tra i professionisti del territorio. Il leader Fimmg afferma che il cloud progettato dai mmg «è a buon punto, costa poco o niente e si sperimenta a partire dal Lazio, ad esso è affidata una mole crescente di dati dei cittadini che consentirà un’agevole gestione delle cronicità sul territorio secondo un modello che non nasce dal centro come il sistema di accoglienza centrale Sogei, ma dallo studio del mmg e dal suo software “periferico”, più vicino al cittadino. Certo, a livello nazionale va definito un orizzonte, una condivisione di obiettivi».

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Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco