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Batterio killer, già pronto il vaccino?

Una soluzione all’«epidemia» del cosiddetto «batterio killer» che sta affliggendo l’Europa? Forse c’è, e viene dal Canada. La Canada’s Bioniche Life Sciences ha registrato il primo brevetto di vaccino per bovini contro l’E. coli. Le mucche sono infatti portatrici sane del batterio che, quando passa nell’acqua, nel suolo o sulle colture a causa del letame contaminato, può trasferirsi agli esseri umani con conseguenze anche letali, come nel caso dei ceppi O157: H7 e O104, i più rari, che sono al centro del focolaio epidemiologico partito dalla Germania. Ora i vaccini canadesi dovrebbero inibire l’E. coli del bestiame, evitando che causi danni alla popolazione.

Già un anno fa, però, l’azienda farmaceutica Novartis di Siena aveva annunciato di aver identificato antigeni di E. coli sconosciuti e di stare lavorando a un vaccino n grado soprattutto di proteggere i bambini.

F.B. · 07 giugno 2011 –

Contaminazioni indirette

E. coli e la riscossa del rame in cucina


Su una superficie di rame asciutta 10 milioni di batteri E. coli vengono eliminati in 10 minuti

L’epidemia da E. coli sviluppatasi in Germania ha portato le autorità sanitarie di tutti i paesi a sottolineare come il lavarsi le mani e l’attenersi a una preparazione igienicamente attenta degli alimenti debba rappresentare la prima misura da osservare per evitare il rischio di infezioni da E. coli.
Un’altra cosa a cui bisogna fare attenzione è non provocare un trasferimento di batteri da un cibo all’altro, cosa che può succedere se si pone un alimento contaminato su un piano di lavoro e successivamente se ne appoggia un altro senza una adeguata pulizia. A ricordarlo è Bill Keevil, direttore della divisione di microbiologia e dell’
Unità di salute ambientale dell’Università di Southampton, che aggiunge un suggerimento.

"E’ stato appena completato uno studio sull’efficacia del rame contro i nuovi ceppi di E. coli. Anche se non aveva di mira specificamente il ceppo O104, tutti i ceppi studiati sono rapidamente morti sul rame."

L’uso di superfici d’appoggio in rame ridurrebbe quindi drasticamente il rischio di contaminazioni incrociate fra alimenti: su una superficie di rame asciutta lo studio ha mostrato che 10 milioni di batteri E. coli vengono eliminati in 10 minuti, mentre se la superficie è umida il tempo è di circa 45 minuti. Questa proprietà è condivisa anche dalle leghe, come il bronzo e l’ottone.<

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