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Case farmaceutiche: quanto guadagna Big Pharma sulla nostra malattia?

di Domenico De Felice | 5 aprile 2014 Il Fatto Quotidiano

Giusto un mese fa l’Antitrust si è pronunciata infliggendo una multa di 180 milioni di euro in via solidale a due multinazionali del farmaco, Novartis e Roche, ipotizzando un accordo di cartello per fare utilizzare in oculistica un farmaco uguale ad un altro ma con un costo iniziale di 70 volte maggiore. Ma quanto guadagna Big Pharma sulla nostre malattie?

Sono stato informato che nel campo dei farmaci antitumorali, e nello specifico quelli utilizzati per le metastasi ossee di tumori primari in altri organi, si rilevano aumenti (euro/Kg) dal fabbricante del solo principio attivo Api (Active Pharmaceutical Ingredient, come viene definito in gergo il principio attivo) al farmaco finito di più di 1.000.000 di volte! Considerando che Big Pharma produce “in autonomia” i suoi principi attivi dei brand, il guadagno aumenta ancora: il principio attivo è l’acido zoledronico, il cui nome brand è Aclasta, guarda caso di Novartis, che costa 105 Euro/Kg. che, diventando farmaco finito, ha un costo al pubblico di 111.472.000 euro/Kg.!!!

Ma questo ricarico per un farmaco salvavita è giustificato? Qualcuno controlla che Big Pharma non sfrutti

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