Italiani ‘costretti’ a farsi carico delle spese per servizi e prestazioni sanitarie. Nel nostro Paese, infatti, la spesa sanitaria privata delle famiglie rappresenta circa un quinto della spesa sanitaria totale, ed è pari a 25 miliardi di euro. A rilevarlo è una ricerca condotta dal Censis sul futuro della sanità integrativa e presentata ieri a Roma. I cittadini – emerge dalla ricerca – pagano di tasca propria circa il 57 per cento delle visite specialistiche, quasi il 21 per cento degli accertamenti diagnostici e il 5 per cento dei ricoveri. Tra le visite specialistiche, poi, a presentare la quota maggiore sborsata dagli italiani ci sono le visite odontoiatriche (92 per cento), le visite ostetrico-ginecologiche (64,5 per cento) e quelle dietologiche (57,1 per cento). Le motivazioni che inducono a scegliere questa strada, mettendo mano al portafoglio, sono molteplici. Secondo la ricerca "fiducia nel medico e nella struttura rappresentano il motivo fondamentale" (per l’84,4 per cento nel caso dei ricoveri, il 71,5 per cento nel caso delle visite specialistiche e il 55 per cento nel caso degli accertamenti diagnostici), ma allo stesso tempo incide anche "la necessità di evitare liste di attesa troppo lunghe" (33 per cento nel caso degli accertamenti diagnostici e 14 per cento nel caso delle visite mediche specialistiche).
Fonte “doctornews33"
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