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CGIL e lo stop agli ECM (1)

Benvenga lo stop delle sponsorizzazioni di congressi e convegni medici da parte delle aziende farmaceutiche, deciso dalla giunta di Farmindustria. E’ il commento di Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici, a una delle misure annunciate dall’associazione degli industriali del farmaco contro i tagli dei prezzi dei medicinali a carico delle aziende, decisi dall’Agenzia italiana del farmaco e confermati dalla Finanziaria.
Lo stop dovrebbe partire da gennaio 2007. Prima che fosse reso noto, Cozza aveva già chiesto il “superamento delle sponsorizzazioni private di convegni e congressi. Il principio della obbligatorietà della formazione per i medici – spiega – è diventato un affare per le case farmaceutiche e biomedicali. Queste sponsorizzano oltre i 2/3 degli eventi, imponendo di fatto allo stesso personale sanitario pubblico di ‘passare’ da loro per ottenere i crediti formativi. Perfino quando chi organizza l’evento è una società scientifica, lo sponsor spesso indica gli argomenti del corso e i relatori, invita direttamente i partecipanti che potranno essere influenzati nelle scelte future di farmaci o di apparecchiature biomedicali”.  Cozza, dunque, chiedeva che “ministero della Salute e Regioni, scaduta la fase di sperimentazione dell’Ecm e con il nuovo Piano nazionale di formazione che dovrebbe essere varato entro il 2006, ponessero fine a questa situazione non più accettabile. Alla fine – sottolinea – lo hanno fatto le stesse aziende, benvenga la loro decisione”.
 
 

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