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Chiesi, inaugurato lunedì centro ricerche.

C’erano anche i Ministri della Salute, Ferruccio Fazio, e del Lavoro e Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, all’inaugurazione di questa mattina del nuovo centro ricerche del gruppo Chiesi (Largo Francesco Belloli, 11/A). Un complesso che si estende su un terreno di 60.000 mq, 22.000 dei quali coperti, con vaste zone verdi e parcheggi intorno agli edifici dedicati ai laboratori, agli uffici e ai servizi. Il Centro è anche concepito per essere una moderna Officina Farmaceutica, cioè uno “stabilimento” che produrrà i nuovi farmaci per gli studi clinici. L’investimento è stato di circa 90 milioni di euro.
Durante il discorso d’apertura, Paolo Chiesi ha parlato anche delle ultime vicende giudiziarie che hanno sconvolto la vita politica della città: “Tutto quello che è successo recentemente arreca un danno non indifferente all’immagine della città. Per fortuna la nostra azienda non risente di queste problematiche. Comunque, siamo molto soddisfatti del nuovo centro ricerche. La politica italiana non ci ha aiutato molto per quanto riguarda la ricerca, ma noi abbiamo sempre investito molto, perché ci crediamo e i fatti ci danno ragione”. I due ministri, invece, hanno preferito evitare l’argomento, solo Sacconi ha voluto sottolineare che i finanziamenti alla città (ex metro) sono arrivati ed è una notizia importante.

Al termine della cerimonia, all’esterno del complesso, ha debuttato il nuovo spettacolo di burattini degli studenti e precari di ArtLab.
“Lo spettacolo – spiegano gli studenti – rappresentava, in maniera divertente e ironica, le dinamiche cui stiamo assistendo negli ultimi tempi: la B.C.E. che impone politiche di austerity, e il Governo, burattino nelle sue mani, procede con tagli a servizi e welfare e noi.. noi restiamo in mutande ma ci teniamo ben stretta la nostra dignità.
Ancora una volta la città di Parma si fa teatro dell’ennesima farsa della politica istituzionale, specchio dell’inquietante scenario nazionale, europeo e globale, sempre più svuotato del suo significato di spazio sociale e politico.
A muoversi come burattini su questo palcoscenico ritroviamo i ministri del Lavoro e politiche sociali Maurizio Sacconi e della Salute Ferruccio Fazio; due personaggi tristemente noti per avere incarnato in pieno il ruolo di sicari delle forme di democrazia partecipata, in virtù di un più ampio disegno, in cui il salvataggio dei mercati finanziari sia l’unica prospettiva auspicabile”.

3 ottobre 2011 –

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