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Cina: abolirà i prezzi eccessivi dei farmaci negli ospedali pubblici

Gli ospedali pubblici hanno attuato la pratica di aumento del prezzo dei farmaci, sovvenzionando cioè i medici attraverso la vendita dei farmaci. Il collegamento tra il reddito dei medici e il prezzo della prescrizione e della diagnosi costituisce una ragione importante alla base dell’ alto costo delle visite mediche ed è da sempre stato criticato dai cittadini

 2015-05-18 – cri on line

La riforma degli ospedali pubblici è stata sempre considerata un punto spinoso della riforma del sistema medico e sanitario della Cina, ed è sempre versa al centro dell’attenzione sociale. Pochi giorni fa, il Consiglio di Stato cinese ha stampato un documento in cui ha reso nota la decisione di ampliare ulteriormente la riforma pilota degli ospedali pubblici urbani, ponendo fine all’attuale meccanismo di sovvenzione dei medici attraverso la vendita dei farmaci, e riducendo l’onere della spesa dei pazienti per le visite mediche. Ecco di seguito il nostro servizio in merito:

Il sistema degli ospedali pubblici è la “forza portante” del sistema medico e sanitario della Cina e attualmente gestisce l’80% dei malati delle istituzioni nazionali mediche e sanitarie cinesi. Gli ospedali pubblici sono la prima scelta per i cittadini che devono andare dal medico, per cui il problema della difficoltà di fare una visita medica e del suo alto prezzo si concentra principalmente negli ospedali pubblici. A lungo termine, gli ospedali pubblici hanno attuato la pratica di aumento del prezzo dei farmaci, sovvenzionando cioè i medici attraverso la vendita dei farmaci. Il collegamento tra il reddito dei medici e il prezzo della prescrizione e della diagnosi costituisce una ragione importante alla base dell’ alto costo delle visite mediche ed è da sempre stato criticato dai cittadini.

Secondo le ultime “Opinioni di orientamento per la riforma pilota completa degli ospedali pubblici urbani”, in questo anno, la Cina amplierà ulteriormente la riforma pilota completa degli ospedali pubblici urbani e sradicherà il meccanismo di sovvenzione dei medici attraverso la vendita ad alto prezzo dei farmaci. La vice direttrice dell’ Ufficio della riforma del sistema della Commissione per la sanità nazionale e la pianificazione familiare cinese, Fu Wei, ha così spiegato:

“Lo sradicamento del meccanismo di sovvenzione dei medici attraverso la vendita ad alto prezzo dei farmaci costituisce un anello importante, e verrà portata aventi riducendo il prezzo dei farmaci, eliminando la pratica di detrarre una percentuale dalla vendita dei farmaci, approfondendo la riforma della modalità di pagamento con l’ assistenza sanitaria, e regolando l’uso dei farmaci e l’ azione d’assistenza medica.”

Stando all’attuale politica di raccolta fondi, le entrate degli ospedali pubblici provengono principalmente da tre canali: il costo dei servizi, la detrazione di una percentuale dalla vendita dei farmaci e le sovvenzioni statali. Da una parte, anche se negli ospedali pubblici le spese ambulatorie del professore o del capo medico oscillano tra i 4 e i 10 yuan per volta, dall’altra il finanziamento del governo è meno del 10% del reddito degli ospedali, il che ha indotto il personale degli ospedali e le imprese farmaceutiche a formare una catena di interesse; nel perseguire gli interessi economici, gli ospedali hanno così anche deviato dal “bene pubblico”. La professoressa dell’Accademia della sanità pubblica del Centro di Scienze sanitarie dell’Università di Pechino, Wu Ming, ritiene che la riforma favorirà la riduzione del prezzo dei farmaci, elevando il prezzo dei servizi, abbassando il totale delle spese e permettendo a tutte le parti di trarne vantaggio.

“In passato ad esempio, sulla vendita di un farmaco di 100 yuan il profitto ricavato dall’ospedale era molto basso. Ora invece, anche con un guadagno di soli 80 yuan, il ricavo è ben superiore a quello ottenuto sul farmaco da 100 yuan. Serve fare i conti, e se verranno fatti come si deve, le spese dei cittadini saranno ridotte e il reddito del personale degli ospedali aumenterà. Gran parte del profitto finisce in mano al personale di vendita delle imprese farmaceutiche, quindi dopo aver cancellato una percentuale considerevole dell’anello centrale, abbassato il prezzo dei farmaci ed elevato il prezzo dei servizi, ognuna delle parti potrà risultarne avvantaggiata e le spese pagate dai pazienti vedranno una riduzione ulteriore. Anche se il prezzo dei servizi medici è elevato, in complesso, le spese pagate dai pazienti non hanno visto un aumento considerevole. ”

Secondo quanto appreso, in passato la vendita dei farmaci costituiva il 40% delle entrate degli ospedali pubblici. Si supplirà all’impatto che la cancellazione di tale percentuale avrà sul reddito degli ospedali con un adeguato elevamento dei prezzi dei servizi e una sovvenzione governativa.

Nel 2010, la Cina ha avviato la riforma pilota degli ospedali pubblici in 17 città, e le spese dei farmaci negli ospedali pilota si sono ridotte considerevolmente. Quest’anno, il numero delle città della riforma pilota raggiungerà quota 100. Secondo il programma del documento pubblicato dal Consiglio di Stato cinese, la Cina attuerà completamente la riforma pilota degli ospedali pubblici nell’anno 2017, l’onere della spese pagata dai cittadini vedrà allora una riduzione evidente e la percentuale della spesa sanitaria personale nella spesa sanitaria totale scenderà sotto il 30%

Redazione Fedaisf

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