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Cina, cure a base di sesso e soldi

L’Unione europea ha appena approvato una direttiva che elimina il legame tra la durata del brevetto e l’autorizzazione alla immissione in commercio (Aic) del farmaco. Una norma che, come spiega Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, «è stata pensata principalmente per l’Italia e altri pochi paesi dell’Ue, dove si continua a ostacolare il farmaco generico». Già l’anno scorso, continua Foresti, «l’Italia ha subito una procedura di infrazione europea per una legge che legava la scadenza del brevetto all’Aic» mentre «l’Agenzia regolatoria (Aifa), responsabile dell’Aic, non c’entra nulla con la durata del brevetto. Solo il nostro Paese e pochi altri adottano un meccanismo del genere, che sostanzialmente ritarda la durata del brevetto e posticipa l’arrivo sul mercato del farmaco generico». Una norma che trova piena condivisione da parte di Silvio Garattini, direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano che, sul mercato del generico in Italia così commenta:«Da noi manca ancora una reale competizione fra i prodotti generici, necessaria per abbassare i prezzi. Tra i medici serpeggia inoltre ancora troppa diffidenza, dovuta alla propaganda delle multinazionali che cercano di creare discredito nei confronti dei prodotti generici, che erodono il mercato e riducono il prezzo dei prodotti con il nome di fantasia». Quale scenario, dunque, per il mercato del farmaco nei prossimi! 10 anni? «Il mercato riguardante il territorio tenderà a diminuire – sottolinea Garattini -perché non vi sono molti prodotti nuovi. Il mercato ospedaliero, invece, è in grande aumento e perciò va attentamente sorvegliato».

21 dicembre 2012 – DoctorNews

 

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