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Comunicato sindacale su criticità TRIS

  1. un passaggio del testo presso l’Inps;
  2. l’integrazione economica prevista dal fondo, affiancata all’erogazione della Naspi, che vista la natura bilaterale del Fondo dovrebbe prevedere una compartecipazione del lavoratore;
  3. la prevista contribuzione per il riscatto degli anni di laurea, non è in linea con le leggi vigenti.

Rispetto al primo punto la natura del passaggio sarebbe puramente formale.

Per quanto riguarda l’integrazione economica il dirigente ministeriale che ha presieduto la riunione, ha ritenuto precisare che l’impalcatura legislativa su cui poggia l’articolato del fondo, non nega la possibilità di una integrazione solo aziendale, per cui l’aspetto potrebbe essere risolto attraverso un approfondimento tra le parti.

Il terzo punto, sui contributi della laurea, sembra essere quello più critico, in quanto, così come è stato scritto rischia di creare condizioni non accettabili da parte della stessa Ragioneria di Stato. La condizione in cui un lavoratore potrebbe riscattare il periodo completo del ciclo di studi, anche se questo risulta ridondante, con il periodo necessario a raggiungere i requisiti pensionistici, l’effetto che ne deriverebbe sarebbe l’aumento del rateo pensionistico per il lavoratore.

Vista la forte presenza di laureati, soprattutto nel settore farmaceutico, che di conseguenza fa crescere i potenziali aumenti sugli importi pensionistici erogati dall’Inps (combinato tra l’articolo 32 e il comma 9 dell’art. 26 del d.lgs 148 del 2015 e l’art. 2 del d.lgs 184 del 1997).

A tal proposito sarebbe opportuno lavorare per costruire una esclusività strumento, ovvero limitando la contribuzione aziendale al periodo necessario al raggiungimento del requisito di accesso alla pensione.

La riunione si è quindi conclusa con la forte volontà delle rappresentanze sindacali e datoriali di trovare le forme necessarie alla risoluzione dei problemi espressi, in un confronto che dovrà anche proseguire nei prossimi giorni sul tavolo della Ragioneria di Stato.

Altro elemento che potrebbe avere un effetto ritardante la soluzione è quello relativo all’imminente cambio di governo che sembra profilarsi nel paese e il conseguente cambio dei soggetti dell’ufficio giuridico che dovranno esprimere un parere sul fondo.

Sarà cura della segreteria nazionale aggiornare le strutture durante i passaggi istituzionali che ci vedranno impegnati nei prossimi giorni.

Un fraterno saluto.

 

Redazione Fedaisf

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