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COMUNICATO STAMPA AIISF NAZIONALE

COMUNICATO AIISF

Non crediamo nel “Progetto WELFARMA” proposto da Farmindustria e dalle OOSS. Riteniamo che questo progetto sia irrispettoso per le Istituzioni, e dannoso per i lavoratori- ISF.
 
E’ irrispettoso per le Istituzioni perché disattende le disposizioni in materia rivenienti sia dal D.Leg. n. 219 del 24 aprile 2006, sia dalle linee guida della Conferenza Stato Regioni del 20 aprile 2006, entrambe licenziate dal Governo Berlusconi.

E’ dannoso per i lavoratori-ISF perché, sotto apparenti buoni propositi, nasconde decisioni che, se attuate, si ritorcerebbero contro gli stessi . In passato le ooss hanno già collaborato con Farmindustria sostenendo operazioni che non ci piacevano.  Sappiamo com’è andata a finire con X-pharma e Marvecs, tanto per citarne qualcuna. Oggi, col progetto “Welfarmasindacato” si prova a riscaldare una minestra avariata parlando di “Agenzie Tecniche”.
Il progetto, soprattutto, è  dannoso per i lavoratori-ISF giacché, con decisione di vertice, demolisce, di fatto, il CCNL (chimici), in altre parole la maggiore espressione dell’autonomia e della libertà sindacale. Un CCNL che, se pur a suo tempo fu contestato dagli ISF per i contenuti e per le procedure di stipula, rimane pur sempre l’unico baluardo in difesa dei lavoratori-ISF, degli operatori sanitari e dei cittadini

Ci dispiace, ma non ci stiamo. Nel dettaglio, punto per punto:

1. Non crediamo nello “strumento operativo” perché a forte impronta d’illegittimità: che significa “settori affini o in altri settori merceologici”? Si sta, forse, cercando di far rientrare dalla finestra quello che non è entrato dalla porta l’estate scorsa? (modifica CCNL Chimici cat B p.o. 1)

2. Non crediamo nei “soggetti coinvolti”. Quale autonomia avranno RSU e Lavoratori?  Chi si occuperà d’individuarne la rappresentanza? Quale peso avranno al tavolo? Perché escludere le Associazioni  Professionali (AIISF e Federisf) che pure già siedono ai tavoli regionali?

3. Non crediamo nei ”ruoli” perché accentratori e vaghi quando si tratta di livello aziendale.

4. Non crediamo ne “il Processo” per com’è stato costruito. Tanto per indenderci, perchè al sottopunto 3 non s’è aggiunta una frase tipo: “L’accordo dovrà essere sottoposto all’assemblea dei lavoratori la cui decisione sarà vincolante per il prosieguo dello stesso”.

5. Non crediamo nella ”adattabilità di welfarma”. Non crediamo nella “sperimentazione” sulla pelle di altri lavoratori.

6. Non crediamo nella “decorrenza e durata” perché se in un anno, quello appena trascorso, si sono prodotti oltre 5000 danni, inorridiamo al pensiero di quello che si potrebbe fare in due anni.

Crediamo, invece, che il tarlo del “bilateralismo” stia infestando i rapporti industriali al punto che è oramai ineludibile l’apertura di una seria discussione sulla rappresentanza dei lavoratori.

Esecutivo Nazionale AIISF

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