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Consiglio dei Ministri: rinviato al 30 aprile 2023 il termine payback dispositivi medici

Consiglio dei Ministri n. 15 del 10 Gennaio 2023.

DECRETO PAYBACK DISPOSITIVI MEDICI

Disposizioni urgenti in materia di procedure di ripiano per il superamento del tetto di spesa per dispositivi medici (decreto-legge).

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e del Ministro della salute Orazio Schillaci, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di procedure di ripiano per il superamento del tetto di spesa per dispositivi medici.

In deroga alla disciplina vigente e limitatamente agli anni 2015, 2016, 2017 e 2018, il testo rinvia al 30 aprile 2023 il termine entro il quale le aziende fornitrici di dispositivi medici sono tenute ad adempiere all’obbligo di ripiano del superamento del tetto di spesa posto a loro carico, effettuando i versamenti in favore delle singole regioni e province autonome.


Una protesta ha portato in Piazza Santi Apostoli un migliaio di persone, manager e rappresentanti delle aziende del settore, nel giorno in cui dal Cdm ha approvato la proroga per una misura che non fa dormire la notte le aziende dei dispositivi medici. Senza la proroga le aziende avrebbero dovuto ‘restituire’ circa 2,2 miliardi di euro entro gennaio. Ancora una volta la richiesta è che il meccanismo venga eliminato del tutto.

Intervistato da AboutPharma, nel corso della manifestazione, Massimiliano Boggetti, presidente di Confindustria dispositivi medici ha commentato: “Prorogare di quattro mesi non cambia nulla. È un tempo che serve per sedersi a capire. Sono anni che chiediamo la costituzione di questo tavolo che viene promesso ma poi nella sostanza viene bocciato dalla Ragioneria dello Stato. Trattativa proficua per noi? Significa semplicemente che il payback deve essere cancellato. Non c’è motivo alcuno per cui l’industria debba farsi carico delle spese che le Regioni hanno sostenuto per curare i propri cittadini. È evidente che l’unica strada per noi è quella che il payback venga cancellato, trovando le risorse per coprire i 2,2 miliardi”.

Il sistema payback dispositivi era stato istituito sotto il Governo Renzi, assieme ad una spending review, per contenere la spesa sanitaria a carico delle Regioni, ma era stato applicato dal 2008 al solo settore farmaceutico, mai al settore biomedicale, sino al Governo Draghi.

 

Redazione Fedaisf

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