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Convegno: “Investing for Life: la Salute conta!”. Sondaggio IPSOS: La salute è una priorità

La salute conta più di energia e lavoro

La salute è una priorità per gli italiani che la indicano al governo come area di intervento e di investimenti prima ancora di settori come lavoro ed energia. La prevenzione è motore di salute e sostenibilità. Lo mostra l’indagine Ipsos presentata a Roma alla sesta edizione di “Inventing for Life Health Summit” dedicato alle scienze della vita e alle politiche della salute

Vita – 21 febbraio – 2024 di Nicla Panciera

La salute è una priorità per gli italiani: il 69% dei cittadini mette gli investimenti in salute al primo posto, davanti a lavoro e costi per l’energia; un dato in crescita rispetto agli ultimi due anni, anche in conseguenza del Covid e del costante aumento della prospettiva di vita. Pronto Soccorso, assistenza ospedaliera e prevenzione sono le tre aree prioritarie su cui intervenire con maggiore urgenza. Lo mostra il sondaggio d’opinione “Priorità e aspettative degli italiani per un nuovo Ssn” presentato oggi a Roma in occasione della sesta edizione di “Inventing for Life Health Summit” organizzato da Msd Italia e dedicato al tema “Investing for Life: la Salute conta!” sui temi dell’innovazione e della ricerca, del rapporto pubblico-privato, delle criticità più urgenti e delle trasformazioni del sistema sanitario del paese.

La previsione demografica legata all’invecchiamento della popolazione e le emergenze sociali ed epidemiologiche sono state tra le principali preoccupazioni emerse durante i lavori della giornata, oltre alla poca integrazione tra servizi sanitari e servizi sociali, alle differenze regionali e alla necessità di maggiori efficienza e finanziamenti per la sanità.

Difendere il sistema universalistico

Il sondaggio Ipsos monitora il rapporto e la percezione della sanità da parte della popolazione italiana che promuove il sistema sanitario nazionale, valutato positivamente da sei italiani su 10, ma per nove italiani su 10 deve essere finanziato di più; il 38% ritiene che la spesa pubblica per la sanità sia inferiore a quella degli altri paesi e, in effetti, investiamo in salute rispetto al Pil la metà di quanto fa la Germania. «Paesi come gli Usa investono in salute il 20% del Pil, con esiti di salute inferiore. Il nostro sistema universalistico è più efficiente» ha commentato Amerigo Cicchetti, direttore generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute.

Con la cronicità, aumenta la richiesta

Dal 2019 a oggi, la spesa sanitaria è passata dal 114 a 134 miliardi di euro. Non basta. Un invito a non limitarsi alle cifre assolute ma guardare alla realtà dei bisogni è venuto dal presidente dell’associazione italiana di oncologia medica Aiom, Francesco Perrone: «Assistiamo a un aumento dell’incidenza ma anche della prevalenza, proprio per l’invecchiamento della popolazione e le accresciute capacità delle cure che portano alla cronicizzazione. Ne consegue un maggior numero di pazienti che, quindi, porta a un aumento della domanda di risorse e professionisti». Quanto all’oncologia, «è vero che siamo la più alta voce di spesa, ma qui prevalgono già da tempo principi come la appropriatezza e l’organizzazione multidisciplinare. Oggi i più rilevanti problemi del sistema sono rappresentati delle diseguaglianze inique di vario tipo: tempi di attesa, accesso alle cure, accesso agli screening. Infine, serve una miglior comunicazione tra società scientifiche e istituzioni e penso alla nuova Aifa con un po’ di ansia».

Salute e sanità siano priorità governative

Per un rispondente su tre dovrebbe aumentare il ruolo dello stato, il 42% invoca un maggior ruolo delle Regioni. «Nelle attese dell’opinione pubblica italiana, salute e sanità restano la prima priorità per il Governo» ha osservato Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos. «Le razionalizzazioni che investono la sanità pubblica, amplificate dalle notizie di cronaca sulla pressione cui sono sottoposti gli operatori sanitari, rinforzano l’urgenza di azione attesa sui servizi e l’assistenza ospedaliera, soprattutto di primo soccorso».

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Nota: la ricerca IPSOS è stata presentata alla sesta edizione di “Inventing for Life Health Summit” organizzato da Msd e dedicato al tema “Investing for Life: la salute conta!”

Il SONDAGGIO 

Notizie correlate: Pagnoncelli (Ipsos): “Sono cambiate le percezioni dei cittadini, salute e sanità sempre più al centro”

Luppi (MSD): “Innovazione, un cavallo di battaglia distintivo per il nostro Paese”

Urso:Tavolo dedicato al farmaceutico e al biomedicale, in collaborazione con il ministero della Salute

Urso: Nella Ue focus su tutela brevetti e un’alleanza per il farmaco. Rispetto alle politiche comunitarie, «stiamo vigilando sul processo che potrebbe portare all’indebolimento della proprietà intellettuale che avrebbe impatti sull’attrazione degli investimenti esteri in un mercato globale fortemente competitivo: se si indebolisce la tutela dei brevetti gli investitori si rivolgeranno altrove ma – ha proseguito Urso – credo che ormai la Commissione abbia compreso come anche in questo campo così come per la politica agricola sia necessario guardare anche a rendere competitivo il sistema industriale. In questa direzione va la creazione di un’alleanza per il farmaco – ha annunciato – sulla falsariga di quanto già fatto per le materie prime critiche, che dovrebbe essere operativa dal 2024, composta dalle autorità nazionali tra cui il Mimit, dall’industria e dalle organizzazioni della società civile, dalla Commissione e da altri organismi Ue. (Sanità 24 – Il Sole 24 Ore)

 

Redazione Fedaisf

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