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Corruzione in sanità, in Lombardia sette persone arrestate

Sette persone arrestate, 13 indagate e una cinquantina di perquisizioni. È questo il bilancio dell’operazione portata a termine ieri mattina dalla Direzione investigativa antimafia di Milano dopo un’indagine che durava da un anno e mezzo derivante da quella sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta del mondo della sanità. Tra gli arrestati, per «gravi e diffusi episodi di corruzione nel mondo della sanità lombarda», il giornalista Leonardo Boriani, ex direttore de "La Padania", l’ex consigliere regionale della Lombardia Massimo Guarischi, Pier Luigi Sbardo! lini, direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera di Chiari (Brescia), per fatti del periodo in cui lavorava al San Paolo di Milano e Luigi Gianola, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Sondrio. Arrestati inoltre tre imprenditori appartenenti alla famiglia Lo Presti, titolare della Hermex Italia di Cinisello Balsamo, specializzata in fornitura di macchinari ospedalieri. Tra gli indagati spicca Carlo Lucchina, direttore generale dell’assessorato alla Sanità. Tra le aziende ospedaliere coinvolte San Paolo di Milano, Istituto nazionale tumori, Azienda ospedaliera di Cremona e quella di Valtellina e Valchiavenna, in provincia di Sondrio. Secondo la ricostruzione del pm della Dda di Milano Claudio Gittardi i soggetti coinvolti avrebbero preso tangenti per concedere a una ditta specializzata, la Hermex, l’appalto per la fornitura di sofisticate apparecchiature mediche a importanti ospedali lombardi. «Io in questa settimana devo accelerare i tumori» dice intercettato al telefono il titolare della Hermex Giuseppe Lo Presti, preoccupato perché il ritardato pagamento di una mazzetta potrebbe bloccare la «programmata fornitura del macchinario "Vero" all’Istituto Tumori di Milano». E proprio l’Istituto dei tumori in una nota del presidente della Fondazione Irccs Giuseppe De Leo «si dichiara del tutto estraneo ai fatti per cui sta procedendo la Procura di Milano» escludendo l’esistenza di «procedure d’appalto per prodotti commercializzati dalla Hermex Italia srl». «Non ho commenti da fare. Mi sorprende molto questa cosa: spero che la giustizia faccia al più presto il suo corso», ha commentato a caldo il presidente della Regione Roberto Maroni. «Questo mi pone l’obbligo da governatore di far luce su tutte queste vicende e garantire una gestione della sanità limpida e trasparente oltre che efficiente», ha aggiunto. «È questo il primo compito che porterò alla prima riunione di giunta già prevista per la prossima settimana», ha concluso Maroni. «Indigna la notizia degli arresti per presunti pagamenti di tangenti per appalti e forniture ad aziende ospedaliere lombarde» commenta in una nota Ignazio Marino, senatore del Partito democratico. «La Commissione d’inchiesta che ho presieduto ha svolto un lavoro d’indagine importante sulla corruzione in sanità, su cui diventa sempre più cruciale intervenire alla luce dei nuovi arresti avvenuti in Lombardia» conclude.

13 marzo 2013 – DoctorNews33

 

 

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