Cari colleghi, amici e lettori di questo sito l’anno nuovo è nato purtroppo con una triste notizia che ha colpito il nostro già martoriato settore. In data 11 Gennaio u.s. alcuni colleghi mentre si recavano ad una riunione aziendale venivano coinvolti in un mortale e terribile incidente automobilistico sull’Autostrada del Sole presso Frosinone. Dalle notizie apprese su internet attraverso i siti del settore si è appresa la fatale dinamica che ha strappato agli affetti dei propri cari 2 colleghi e che ha lasciato altri due componenti del gruppo presente su quell’auto fra la vita e la morte.
La cosa chiaramente ci colpisce per tanti ovvi motivi, ognuno di Noi sa cosa significa ogni giorno affrontare il pericolo delle strade e del traffico per effettuare la nostra attività, quanto sia forte la preoccupazione di essere presenti in orario ai vari impegni lavorativi, come sia facile avere una piccola o grande distrazione o essere colpiti dalla fatalità.
E’ chiaramente l’ennesima Morte Bianca che ci colpisce e che colpisce il settore farmaceutico, e che come sempre viene trattata dai media con piccoli se non insignificanti accenni, quasi che la vita dell’informatore scientifico del farmaco sia meno importante di quella di tante altre persone. Si misconosce addirittura che si è trattato di un incidente sul lavoro, e si tratta il tutto quasi come una triste fatalità e non come un possibile e purtroppo troppo spesso sottovalutato problema di chi svolge una professione come la nostra.
Una morte così assurda avrebbe provocato uno sdegno profondo ed una forte reazione nei lavoratori se fosse accaduta all’interno di una azienda, ma ha lasciato quasi indifferenti perché accaduta a degli informatori scientifici che si stavano recando per lavoro ad una riunione aziendale a Napoli.
E’ certamente un segno dei tempi, dello scarso peso con cui viene considerata la nostra categoria e la nostra figura professionale, tutto va avanti come se nulla fosse accaduto. “The show must go on”. Questa è la triste realtà, nulla conta se non falsi valori e falsi perbenismi ,il resto è solo aria fritta.
Tutto ciò ci dovrebbe però spingerci a serie riflessioni e a tante domande.
– Perché “stipare” 4 persone (colleghi) in una sola autovettura ?
– Non sarebbe meglio far utilizzare mezzi pubblici per raggiungere le mete delle riunioni ?
– Non sarebbe egualmente possibile ricorrere agli attuali mezzi informatici ora disponibili anziché organizzare riunioni e trasferte a go go ?
Il mio ultimo pensiero va alle famiglie di questi sfortunati colleghi e mi rendo conto sempre più di quanta arroganza e di quanto disprezzo ci circonda.
Umberto Alderisi
13.01.2010
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