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Emendamento al payback approvato e O.d.G. che mira a mettere un limite massimo al ripiano da parte delle aziende farmaceutiche

Approvato l’emendamento proposto da Fratelli d’Italia e sottoscritto anche dal Partito Democratico, che ridisegna il meccanismo di riparto del payback farmaceutico nel decreto fiscale. La Commissione Bilancio del Senato ha approvato la modifica, avanzata dal senatore Guido Liris, che introduce un nuovo criterio per la redistribuzione delle quote a carico delle aziende farmaceutiche in caso di superamento del tetto di spesa.

Secondo la proposta emendativa, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) non terrà più conto solo del numero di abitanti (criterio pro-capite) di ogni Regione, ma anche del livello dei “rispettivi superamenti dei tetti di spesa”.

L’articolo 9-quater modifica il riparto del payback farmaceutico assecondando le richieste delle Regioni. L’Aifa determinerà, entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di riferimento, la quota del ripiano attribuita ad ogni azienda farmaceutica titolare di Aic, ripartita per ciascuna Regione al 50% secondo il criterio pro capite e al 50% variabile in proporzione ai rispettivi superamenti dei tetti di spesa, e la dovrà comunicare sia all’azienda che alle Regioni. Con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, acquisito il parere della Conferenza Stato Regioni da adottare entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, saranno poi stabiliti i termini, le condizioni e le modalità per la redistribuzione delle quote variabili di ripiano spettanti ad ogni Regione, assicurando che dette quote variabili non siano superiori al 70 per cento né inferiori al 30 per cento dello sforamento fatto registrare.

“Con il vecchio sistema di ripartizione si verificavano chiare disparità. Infatti le Regioni che superavano il tetto di spesa erano pesantemente penalizzate, mentre altre, che non avrebbero avuto diritto ad alcun rimborso, si trovavano paradossalmente a beneficiarne con ulteriori entrate finanziarie. La nuova norma corregge finalmente questa disparità, assicurando una distribuzione più equa dei rimborsi”.

Per definire nel dettaglio i termini e le modalità per la redistribuzione delle quote variabili di ripiano spettanti a ogni regione e provincia autonoma, sarà emanato un decreto ministeriale entro il 1° febbraio 2025.

Sen. Calandrini: “L’approvazione dell’ordine del giorno da me presentato, in sinergia con l’emendamento del senatore Liris, rappresenta un passo significativo per garantire maggiore certezza giuridica e tutela per le imprese del settore farmaceutico. Il tema del ripiano della spesa farmaceutica è cruciale per il mantenimento di un equilibrio sostenibile tra esigenze pubbliche e diritti delle aziende.

Se da una parte con l’emendamento si prevede che nella definizione delle quote spettanti alle Regioni da parte delle aziende a copertura dello sforamento di spesa farmaceutica, l’Aifa tenga conto non più solo del principio del numero degli abitanti ma anche della quantità di sforamento, con l’ordine del giorno chiediamo al Governo di definire un limite massimo al ripiano, non superiore al 13% del fatturato aziendale.

Questa misura, da adottare con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali e delle associazioni di categoria, è fondamentale per assicurare trasparenza e proporzionalità nel sistema, evitando che le imprese si trovino a dover fronteggiare oneri insostenibili. Proseguiamo su questa strada per sostenere il comparto farmaceutico, garantendo nel contempo l’efficienza del sistema sanitario nazionale e la tutela dei cittadini”.

Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio.

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Redazione Fedaisf

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