NewsNews fedaiisf

AIISF Foggia. Corso BLSD e donazione di un defibrillatore in memoria di Antoine, morto per mancanza dello strumento

Battiti per la vita è un progetto sempre in cammino, per cosi dire, visto che una prima iniziativa, il defibrillatore messo nei pressi della Cattedrale di San Severo – una delle prime parrocchie cardio protette della diocesi – è stato il primo esempio.

Il progetto, quindi, è ripartito e la presentazione della nuova iniziativa per il corso BLSD – corso teorico pratico di rianimazione cardio-polmonare – tenuto dal dottor Francesco Lapolla, è avvenuta sabato 26 aprile, alle ore 16.00, nella sede della Caritas della diocesi di San Severo,

Eranno presenti: il vescovo, mons. Giuseppe Mengoli: il parroco della cattedrale, don Giuseppe Clavarella; il direttore della Caritas diocesana, don Andrea Pupilla e il presidente dell’AlISF Foggia, Cosimo Grossano.

L’iniziativa nasce in memoria della morte di Antoine, per infarto, avvenuta nel cosiddetto ‘Ghetto di Rignano’, dovuta a un ritardo dei soccorsi, data la difficoltà a raggiungere il luogo per l’impraticabilità della strada, tra l’altro, e alla mancanza di un defibrillatore. Su sollecitazione dell’AllSF (Associazione italiana informatori scientifici del farmaco e parafarmaco, federata Fedaiisf) e dalla parrocchia Cattedrale di San Severo – ha detto il gruppo promotori dell’iniziativa, tra cui Attilio Celeste e Claudio laffaidano -. L’AIISF sezione di Foggia si farà carico della formazione indispensabile per l’utilizzo corretto del defibrillatore, attraverso l’organizzazione del corso di rianimazione cardiopolmonare tenuto dal dottor Francesco Lapolla”.

L’idea della donazione di un defibrillatore è stata promossa da don Giuseppe Ciavarella, parroco della Cattedrale di San Severo, accolta dall’intera comunità parrocchiale che ha partecipato in modo sentito alla raccolta fondi per l’acquisto del defibrillatore.

“Il corso si è tenuto presso la Caritas di San Severo, diretta da don Andrea Pupilla che ha reso possibile l’individuazione di alcuni ragazzi volenterosi del ‘ghetto’ a cui è stato rilasciato il brevetto BLS-D”, ha dichiarato al quotidiano “l’Attacco”, il presidente provinciale AllSF, Cosimo Grossano. “Quest’iniziativa, sempre nel progetto ‘Battiti per la vita’, è nata dopo la morte di Antoine deceduto nella baraccopoli del ‘Ghetto’ alcune settimane fa – hanno riferito i promotori, per il tramite di Celeste e laffaldano -.

Purtroppo, le condizioni disumane in cui versa l’intera area, in cui vivono più di duemila persone, hanno contributo alla dipartita di Antoine. Ha senz’altro influito il ritardo dei soccorsi, non per colpa degli operatori, e la mancanza di un defibrillatore che, probabilmente, avrebbe potuto salvare la vita di questa persona”

In Italia ogni anno sono oltre 60.000 le persone vittime di arresto cardiaco ed è stato constatato che un tempestivo e adeguato intervento di primo soccorso aiuta a ridurre il tasso di mortalità del 30%. “L’idea della donazione del defibrillatore anche ai residenti di Torretta Antonacci (ndr: noto come Ghetto di Rignano), è stata promossa da don Giuseppe Ciavarella, parroco della Cattedrale di San Severo, ed è stata sposata dall’intera comunità parrocchiale che ha partecipato alla raccolta fondi per l’acquisto del defibrillatore – hanno ripreso Attilio Celeste e Claudio laffaldano a ‘l’Attacco’ -, In seguito, abbiamo coinvolto la nostra associazione, quella degli Informatori scientifici del farmaco di Foggia, per continuare nella divulgazione della cultura dell’emergenza in caso di arresto cardiaco”.

L’AIISF sezione di Foggia, s’è fatta carico della formazione indispensabile, come nella precedente circostanza, per l’utilizzo corretto del defibrillatore attraverso l’organizzazione di un corso di rianimazione cardiopolmonare. Chiaramente, siccome l’intento è quello di donare e lasciare il defibrillatore all’interno di Torretta Antonacci, grazie a don Andrea Pupilia, sono stati individuati alcuni ragazzi volenterosi e più predisposti, che vivono nel cosiddetto “ghetto” a cui è stato rilasciato il brevetto BLS-D. Inoltre, a loro, è stato consegnato direttamente un defibrillatore che è stato collocato nella postazione “medica” di Torretta Antonacci.

Le conclusioni di laffaldano e Celeste: “Vorremo fare un appello alle autorità competenti, non solo per quella che è la realtà del ‘ghetto’ ma per il fatto che abbiamo provato, non solo noi, nei giorni scorsi, a raggiungere il luogo ma c’è un tratto di strada provinciale di circa mezzo chilometro, che è impercorribile per le automobili ‘normali’ e ciò può essere un ostacolo anche per i soccorsi, di qualsiasi natura, che devono raggiungere il luogo”.


Notizie correlate: Parlano di noi. Una iniziativa altamente meritoria che ‘ripara’ la vergogna di una morte evitabile

La Gazzetta di San Severo – domenica, Aprile 27 2025

Antoine, l’anziano di Torretta Antonacci ‘strozzato’ dalla burocrazia: “È in obitorio da 7 giorni”

Cattedrale San Severo, parrocchia cardio-protetta con defibrillatore Rotary Club e AIISF

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio
Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco