
Test e soluzioni seconda sessione
La seconda prova del test di accesso a Medicina 2025 si è svolta il 10 dicembre dalle 11 alle 14. Tre esami – biologia, chimica e fisica – che valgono sia per il libretto universitario che per la graduatoria nazionale che dividerà gli studenti tra i vari atenei.
Nella prima prova circa il 10 per cento degli studenti aveva superato l’asticella del 18, rispondendo alle 31 domande per ogni materia, preparate da una commissione di esperti in pensione la scorsa estate.
Dopo il record di bocciature e di voti bassi del primo appello, quasi tutti – poco meno di 50 mila studenti – hanno ritentato uno, due o tutti e tre gli esami del semestre filtro varato dalla riforma Bernini. L’esito di questa seconda e ultima prova si saprà martedì 23 dicembre. In teoria solo chi ha preso almeno 18 in tutte le materie – chimica, fisica e biologia – può entrare in graduatoria.
Ma ora il ministero, temendo un altro flop e un gran numero di posti vuoti (al primo tentativo solo il 10 per cento era riuscito a superarle tutte e tre), sta valutando una sanatoria. La graduatoria verrà aperta a tutti, anche a chi ha un «debito formativo» o due. (Fonte Corriere della Sera)
Anche la seconda prova del “semestre filtro” – effettuata il 10 dicembre 2025 – è terminata, lasciandosi dietro lo stesso carico di incertezze, contestazioni e disfunzioni che aveva già segnato la prima tornata, confermando purtroppo come la sperimentazione si sia rivelata una “farsa”.
Dalle segnalazioni raccolte emerge che fin dalle prime ore si sono verificati episodi che, per diffusione e gravità, non possono essere liquidati come semplici disfunzioni locali. In numerose sedi: – telefoni cellulari hanno squillato ripetutamente durante la prova, senza che fossero adottati provvedimenti; – candidati consultavano smartwatch e altri dispositivi elettronici sotto gli occhi di tutti; – foto e video dei test a risposta multipla circolavano online prima della conclusione dell’esame; – sono stati segnalati elaborati già completati quando il tempo ufficiale non era ancora scaduto.
In alcune aule si è potuto parlare liberamente, chiedere e ricevere suggerimenti; in altre è stato addirittura rinvenuto un walkie-talkie nascosto sotto una sciarpa. Mentre qualcuno copiava, chattava, fotografava, altri – la maggioranza silenziosa – sudavano su ogni singola domanda, nel rispetto delle regole.
Al ministero stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di una cosiddetta “sanatoria” per gli studenti che
non avranno raggiunto il 18 in tutte e tre le prove, ma che potrebbero comunque essere ammessi al prosieguo del percorso formativo. La “mediazione” prospettata dal Governo, presentata come rimedio per arginare il contenzioso, rischia in realtà di trasformarsi nell’ennesima violazione dei principi che regolano le selezioni pubbliche, poiché altererebbe ex post le condizioni della competizione, modificando criteri e soglie di valutazione quando la procedura è già conclusa.
Un intervento correttivo a valle delle prove, privo di una base normativa chiara e non comunicato ai candidati prima dell’inizio del semestre filtro, infatti, lede il principio dell’affidamento legittimo, compromette la parità di trattamento tra chi ha superato regolarmente gli esami e chi non lo ha fatto, e scardina l’idea stessa di una selezione meritocratica fondata su criteri certi, generali e non modificabili in corsa.
In altre parole, una sanatoria generalizzata non rappresenta una soluzione, ma un ulteriore elemento di irragionevolezza e incoerenza che rischia di aggravare – più che attenuare – i profili di illegittimità già emersi. (Fonte: Avv. Romano)
In questa prospettiva, l’avv. Giacomo Romano sta promuovendo con determinazione un ricorso collettivo innanzi al T.A.R. competente, volto a chiedere l'immatricolazione in sovrannumero dei ricorrenti quale rimedio proporzionato alle irregolarità denunciate e idoneo a ristabilire condizioni di equità nella procedura.
Anche il secondo appello quindi sembrerebbe essere andato malissimo con proteste, denunce di presunti brogli e probabili ricorsi. Anche stavolta i ragazzi hanno definito i quesiti “estremamente complessi” e la prova di fisica ritenuta “impossibile”. Molti hanno chiesto un terzo appello, qualcuno propone, invece, di togliere il ’18’ almeno in fisica.
Alcuni studenti si sono alzati durante l’intervento del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini to Atreju. E mentre gli studenti hanno urlato al ministro ”non ce la facciamo più, con il semestre filtro rischiamo di perdere un anno”, Bernini ha risposto: ”Sapete come diceva il presidente Berlusconi? Siete sempre dei poveri comunisti. Prima di contestare fatemi parlare. Questo dimostra la vostra inutilità”.
Secondo l’ipotesi sanatoria presa in considerazione dal MUR, i primi a “passare” saranno gli studenti che avranno conseguito almeno tre 18, a seguire ci sarà chi ha ottenuto due sufficienze, a scalare tutti gli altri. Chi non ha ottenuto almeno 18 nelle tre materie si vedrà comunque assegnata la sede e in quell’ateneo dovrà recuperare i crediti formativi mancanti.





