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Against generic drugs is the pharmaceutical industry

di Gabriele Mazzacca * * Dal Corriere del Mezzogiorno

 

La polemica sui farmaci generici rispecchia sostanzialmente il considerevole peso che la industria del farmaco ha nell’ambito medico,e, evidentemente, nella prescrizione dei farmaci. Intendiamoci: questo è un problema diffuso anche oltre alpe e oltre oceano. Ma una differenza c’è: altrove il tema del rapporto tra industria e medicina è tema ampiamente discusso, con esplicite denunce degli aspetti ambigui, inappropriati, nelle varie sedi istituzionali (facoltà mediche, associazioni professionali, riviste scientifiche, società scientifiche).

Nel nostro paese la voce di queste istituzioni è al riguardo flebile, se non del tutto assente. Il peso dell’industria è, innanzi tutto, legato alla sua enorme dimensione finanziaria. Essa è costantemente classificata come la più redditizia degli Stati uniti.

In Usa i ricercatori accademici e anche le istituzioni accademiche detengono partecipazioni nelle società di biotecnologie con le quali hanno rapporti.

Da noi è possibile che una industria farmaceutica finanzi un concorso universitario per ricercatore o per professore presso una facoltà (di solito medica) in una determinata disciplina, e non mi risulta che in concorsi così finanziati il risultato non sia stato sempre quello «auspicato»! Cosa, che a parte tante altre considerazioni, testimonia ulteriormente cosa possano essere i concorsi universitari.

A parte la potenza finanziaria, l’industria del farmaco e delle tecnologie biomediche ha un altro strumento formidab

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