L’operazione più significativa riguarda l’acquisizione da parte di Teva di Barr Pharmaceuticals, sottoscritta per 7,46 miliardi di dollari e con l’impegno di farsi carico anche del debito netto, approssimativamente stimato in 1,5 miliardi di dollari. L’israeliana Teva era già posizionata tra le top 20 aziende farmaceutiche, con un business orientato principalmente nella produzione di generici come anche Barr. L’acquisto consacra Teva ai vertici del mercato generico negli Stati Uniti e rafforza ulteriormente la sua posizione nell’Europa centro-orientale. L’integrazione, tra l’altro, consentirà a Teva di diversificare il suo listino, prima concentrato in area respiratoria, con l’incorporazione dei prodotti biologici e per la salute femminile e di Barr. Il management delle due aziende appoggia con entusiasmo l’accordo, annunciato il 18 luglio scorso, che però resta in attesa dell’approvazione degli azionisti del gruppo Barr e dei via libera dell’antitrust e dei governi europei e nord americani. Tanto per dare un’idea delle dimensioni di questa fusione, che dovrebbe concludersi a fine 2008, basti sapere che il gruppo Barr vende negli USA 120 generici e 27 medicinali branded e circa 1.500 prodotti nel resto del mondo; Teva invece concentra l’80% del suo fatturato tra Stati Uniti ed Europa occidentale. Teva, che ha già pianificato di riuscire a superare gli obiettivi strategici che si era posta per il 2012 grazie all’accordo, non è la sola "in corsa per i saldi di fine stagione".
Novartis si appresta a mettere le mani su Protez Pharmaceuticals società della Pennsylvania, per 400 milioni di dollari. Protez manterrà la sua autonomia negli Stati Uniti, in qualità di sussidiata di Novartis che in cambio acquisisce i diritti, per il Nord America e l’Europa, del suo prodotto di punta, il PZ-601 un beta-lattame ad ampio spettro per le infezioni batteriche resistenti.
Nuovo accordo anche per la francese Ipsen e la californiana Tercica: nel 2006 avevano stretto un patto che concedeva a Tercica l’esclusiva per lo sviluppo e la commercializzazione di lanreotide in forma iniettabile (Somatuline Depot) in USA e Canada, mentre a Ipsen passavano i diritti su mecasermina per via iniettiva (Increlex) al di fuori degli USA, Giappone, Canada, Taiwan, parte del Medio Oriente e del Nord Africa. Ora con un’operazione da 404 milioni di dollari Ipsen compra termica e così può espandere la commercializzazione dei suoi prodotti in Nord America.
Tanto fermento anche nel settore diagnostico. Hologic’s (Massachusetts, USA) compra Third Wave Technologies (Wisconsin, USA) per 580 milioni di dollari per assicurarsi l’accesso ai prodotti di diagnostica molecolare basati su Invader, la sua piattaforma chimica. Probabile guerra al rilancio a favore della belga Innogenetics: Solvay Pharmaceuticals (Francia) ha offerto quasi 277 milioni di dollari lo scorso aprile, ma Gen-Probe (California, USA) a giugno ha rilanciato con 334 milioni, chi la spunterà?.
PRNewswire Jerusalem and Montvale, N.J., July 18
Recent acquisitions expand pipelines and diagnostics. Nature Reviews Drug Discovery 2008; 7: 551
Elizabeth Lucchesini
Source "PharmaMarketing"
AS