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Così Big Pharma finanzia le associazioni dei malati

Solo nel 2016 milioni di euro dalle aziende verso le organizzazioni dei pazienti. E uno studio Usa denuncia: troppi conflitti d’interesse. L’obiettivo dell’industria: “Conseguire decisioni politico-sanitarie a tutela di chi non sta bene” La difesa: “Con i soli soldi pubblici chiuderemmo. E quelli privati decidiamo noi come usarli”

di MICHELE BOCCI – 03 aprile 2017 – R.it Salute

Immagine correlataFIRENZE. Un contributo secco da 210mila euro da una sola industria a una associazione che sostiene di tutelare gli interessi delle persone in là con gli anni, Federanziani. Tanti soldi, 215mila e 95mila euro, alle due associazioni di pazienti con epatite C, Epac e Nadir, da chi sta per lanciare in Italia un nuovo farmaco contro quella malattia. Poi 315mila euro a Cittadinanzattiva, oppure 50mila consegnati a Federasma dall’azienda che fa prodotti contro le allergie. E gli esempi potrebbero andare avanti all’infinito, grazie ai dati 2016 da poco pubblicati sui siti di molte industrie. Dalle compagnie del farmaco ogni anno arriva una pioggia di soldi alle associazioni che rappresentano i malati, facendo temere che alcune battaglie di queste ultime siano eterodirette.

Di queste relazioni pericolose ha parlato un recente studio del New England journal of medicine.

(… continue on R.it Salute del 3 marzo 2017)

Notizie correlate: The new england journal o f medicine Conflicts of Interest for Patient-Advocacy Organizations

Transparency. The contributions of Pharmaceutical Companies to doctors, scientific societies and patient associations have been published

Redazione Fedaiisf

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