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Florence. «Total disregard of the rules» All the accusations against prof. Dini

The prosecutor serves the notice of the end of investigations to 11 suspects

 

by Gigi Paoli

 

Il direttore di chirugia plastica di Careggi è accusato anche di aver favorito una casa farmaceutica in cambio di una comparsata in tv

 

Firenze, 15 febbraio 2013 – Peculato, corruzione, concussione, falso e abuso d’ufficio. E, per dirla con le parole del gip Paola Belsito che lo mise agli arresti domiciliari nel marzo dell’anno scorso, «un totale disprezzo per le regole che dovrebbero improntare l’operato di un medico dipendente di una struttura pubblica».

E’ un cilicio di accuse quello che i pm Giuseppina Mione and Luca Turco they dispute the professor Mario Dini nell’avviso di conclusione delle indagini notificato in queste ore al direttore del reparto di chirurgia plastica di Careggi e ad altri dieci persone, fra dirigenti, medici e professionisti del policlinico e di una società privata.

Dini, anche direttore della scuola di plastica ricostruttiva estetica dell’Università di Firenze, è accused of manipulating borse di studio, assegni di ricerca, ingressi nella scuola di specializzazione e di aver trafficato con una casa farmaceutica, la Mentor Medical del gruppo «Johnson & Johnson, per favorirla nell’uso delle sue protesi in cambio di una comparsata in tv. Accanto al professore sono indagati, a vario titolo, l’ex direttore dell’Unità spinale unipolare Sergio Aito e la sua parente nonché medico specializzando Immaculate DeVivo; the medical director of Careggi Anesthesia and Intensive Care, Alberto Boccaccini; the dietician Daniela Panerai; Dini's medical collaborators, Fabio Quercioli And Diletta Vitali; l’altro medico Francesco Sofia in qualità di componente (con Dini e Aito) di una commissione giudicatrice per il conferimento di un assegno di ricerca; e gli informatori scientifici della Mentor Medical, Salvatore D’Ambrosio, Gabriel Massi And Luca Spanò.


Il prof DINI ha patteggiato la pena ma LUCA SPANO’, SALVATORE D’AMBROSIO E GABRIELE MASSI SONO STATI PROSCIOLTI PER NON AVER COMMESSO IL FATTO.

Nel 2012 a Florence il chirurgo plastico Mario Dini, che in cambio di apparizioni in tv, viaggi, convegni e la promessa di presiedere corsi didattici da parte della multinazionale Johnson & Johnson, impiantava centinaia di protesi mammarie della società americana, ha patteggiato due anni ed è tornato ad operare.

Ultimo aggiornamento 9 novembre 2018

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