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In Switzerland, generics cost twice as much as in European countries. New measures to contain costs

Nuove misure per contenere i costi della sanità

Il Consiglio federale ha trasmesso la lista al Parlamento, che dovrà esaminarla

di Ats there Regione Ticino7 – 21 agosto 2019

Progetti pilota, prezzo dei medicinali generici e creazione di un’organizzazione tariffale nazionale. Il Consiglio federale ha trasmesso oggi al Parlamento un primo pacchetto di nove misure volte a frenare l’aumento dei costi della salute. Tutti gli attori avranno così a disposizione strumenti per contribuire al contenimento dei costi nell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, ha dichiarato il consigliere federale Alain Berset in una conferenza stampa odierna. Sono attesi risparmi a lungo termine di diverse centinaia di milioni di franchi annui, ma non ci sarà una drastica diminuzione dei costi, ha aggiunto il ministro della sanità. Il progetto prevede la possibilità di testare progetti pilota innovativi che esplorerebbero delle piste per ridurre i costi anche se esulano dalla legge federale sull’assicurazione malattie. Ciò consentirebbe in particolare di sgravare gli assicurati che regolarmente vedono aumentare i premi delle casse malattie, ha ricordato Berset. Il consigliere federale ha sottolineato che progetti pilota possono già oggi essere lanciati, ma questa possibilità è poco sfruttata.

Prezzo dei medicinali

Il Governo intende intervenire in particolare sul prezzo dei farmaci generici. Questi medicamenti sono due volte più cari in Svizzera rispetto ad altri Paesi europei che ci circondano, ha rilevato Berset. Il Consiglio federale ha quindi deciso di introdurre un sistema di prezzo di riferimento applicabile ai medicinali, il cui il brevetto è scaduto. Almeno tre farmaci contenenti la stessa sostanza attiva dovranno coesistere sul mercato. E il prezzo sarà fissato in funzione di quelli praticati all’estero e del volume di mercato del preparato originale. L’assicurazione obbligatoria rimborserà soltanto questo prezzo. Se verrà rilasciato un medicamento più caro, l’assicurato dovrà pagare la differenza. Nonostante le opposizioni sollevate durante la consultazione, il Consiglio federale non ha cambiato rotta. Il nuovo sistema dovrebbe permettere di realizzare risparmi tra i 300 e i 500 milioni di franchi all’anno. Gli assicuratori avevano accolto favorevolmente questa misura. Per l’industria, i medici e gli ospedali, invece, questo provvedimento potrebbe occasionare problemi di approvvigionamento e metterebbe in pericolo la sicurezza dei pazienti. Taluni ambienti temevano che solo il medicamento meno caro sarebbe stato rimborsato. “Non sarà il caso”, ha assicurato il ministro della sanità. Anche la libertà di scelta verrà garantita e vi sarà sempre la possibilità di farsi prescrivere il farmaco originale.

Organizzazione tariffale nazionale

Nell’ambito delle cure ambulatoriali, il Consiglio federale vuole strutturare meglio i negoziati tariffali. Verrà così creata un’organizzazione delle tariffe nazionale, analoga a quella per le cure stazionarie, “al fine di rimediare alle situazioni di stallo sperimentate con il TARMED”, ha precisato Berset. Il Governo vorrebbe inoltre obbligare i fornitori di prestazioni e gli assicuratori a concludere convenzioni nazionali. Queste dovranno prevedere misure correttive per attenuare gli aumenti ingiustificati dei costi. Secondo il Consiglio federale, tali incrementi dovrebbero limitarsi a ciò che è giustificabile dal punto di vista medico. Dal punto di vista giuridico, i fornitori di cure saranno tenuti a inviare copia della fattura dopo ogni trattamento. I pazienti potranno così meglio controllare se le prestazioni indicate corrispondono al trattamento ricevuto e potranno prendere atto dei costi. Dal canto loro, gli assicuratori disporranno di un diritto di ricorso contro le decisioni dei Cantoni concernenti la lista degli ospedali, delle case per partorienti e di quelle di cura. Tale misura consentirà di evitare un’offerta eccessiva e di sgravare gli assicurati che pagano i premi.

Secondo pacchetto

All’inizio del 2020 il Consiglio federale dovrebbe porre in consultazione un secondo pacchetto di misure. Queste dovrebbero mirare principalmente all’obiettivo di un contenimento dei costi della salute e al rafforzamento delle cure coordinate.

Redazione Fedaiisf

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