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La stampa ne parla. Convegno Fedaiisf a Cosmofarma: “Informazione scientifica, presente e futuro”

Presentata la proposta di legge per l'Ordine degli informatori scientifici del farmaco

N.d.R.: Riportiamo il comunicato stampa Fedaiisf ripreso da molte testate giornalistiche

PRESS RELEASE

Cosmofarma, al convegno Fedaiisf presentata la proposta di legge per l’Ordine degli informatori scientifici del farmaco

Cannizzaro: “L’iter sarà veloce”. Gemmato: “Isf risorsa per SSN”

“Ho presentato una proposta di legge per istituire l’albo degli informatori scientifici italiani”. Lo ha annunciato l’on. Francesco Cannizzaro, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo in videocollegamento al convegno “Informazione scientifica, presente e futuro” organizzato da Fedaiisf a Cosmofarma 2025.

La notizia, attesa da tempo, è stata accolta con un lungo applauso da una platea gremita di informatori scientifici del farmaco arrivati da tutta Italia per partecipare all’incontro sulle nuove sfide della professione. E di un nuovo inizio per la categoria, anche alla luce del riordino delle professioni sanitarie, hanno parlato non solo Cannizzaro ma anche il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e il presidente Fofi Andrea Mandelli, intervenuti al convegno voluto dal presidente Fedaiisf Antonio Mazzarella. Al tavolo dei relatori, tra gli altri, il presidente di Federfarma Marco Cossolo, il vicepresidente di Egualia Salvatore Butti,  il delegato FNOMCeO e presidente dell’Ordine dei medici di Bologna Luigi Bagnoli e il direttore del distretto Appennino bolognese Azienda Usl Bologna Valentina Solfrini. 

“La categoria degli informatori scientifici è straordinaria, non esiste territorio del nostro paese dove non c’è la presenza degli informatori del farmaco, che sono in contatto costante con medici di base, ospedali pubblici, operatori sanitari – ha aggiunto Cannizzaro -. Lo dice una norma nazionale, lo dice il ministero della Salute che è una categoria indispensabile e già normata, però credo che questa norma vada assolutamente arricchita e noi stiamo lavorando in questa direzione”. Cannizzaro ha spiegato con orgoglio che la proposta di legge è nata nella “sua” Calabria, dove, in assenza di un albo degli informatori, è stato istituito un registro degli Isf che ha fatto da modello alla proposta di legge depositata a Montecitorio. “Ci ritroveremo nei prossimi giorni per lavorare al raggiungimento di questo obiettivo. Il percorso legislativo deve essere veloce, visto che arriviamo un po’ tardi come legislatore. Finalmente – ha concluso il deputato – anche l’Italia potrà avere un Ordine degli Isf istituito per legge, come per tutti i professionisti, e questo contribuirà a migliorare la Sanità”.

Prima di Cannizzaro è stato il sottosegretario Marcellus Gemmato a porre l’accento sul ruolo degli Isf esprimendo la vicinanza “mia e del Ministero che rappresento all’informazione scientifica, che ritengo sia una professione non superata ma che potrebbe avere un’enorme prospettiva”. Il riordino delle professioni sanitarie all’esame del Ministero dà spazio anche agli informatori scientifici, ma ancor più spazio è previsto con il ritorno di nuovi farmaci complessi dalla distribuzione diretta alla convenzionata, come  ha annunciato il sottosegretario alla Salute. “E’ mia intenzione superare la legge 405 del 2001 sulla distribuzione diretta e tornare allo schema classico secondo cui il farmaco viene prescritto dal medico di base, anche grazie al supporto degli informatori scientifici, e poi erogato nelle farmacie di comunità che rendono il farmaco sempre accessibile ai pazienti: in qualunque giorno, orario e località, anche piccola. Questo modello, che io chiamo ‘win win’, fa vincere il cittadino, che non deve fare il sacrificio di andare a prendere il farmaco nelle farmacie ospedaliere, con il rischio di far saltare l’aderenza terapeutica, non svilisce la professione del medico e del farmacista e recupera anche la figura degli Isf”. 

Parole accolte con grande entusiasmo dal presidente Fedaiisf Antonio Mazzarella: “L’informazione scientifica è importante, è parte del nostro Servizio Sanitario, tanto che è stata creata dalla stessa legge istitutiva del SSN. Il riconoscimento dell’albo è necessario per garantire al nostro interlocutore, che è il medico, quella serietà, quell’etica, quell’indipendenza intellettuale che adesso c’è, ma che è sempre a rischio, perché può essere soggetta a dei condizionamenti. La presenza di un Ordine, se si dovesse arrivare all’obiettivo, come mi auguro, sarebbe un valido supporto per i colleghi e un argine a tentativi di ingerenze sulla nostra professione e sulla professionalità di ognuno di noi”.

L’Emilia Romagna, al pari di altre regioni, si è attrezzata da tempo con l’istituzione di un registro degli Isf, come ha ricordato il direttore del distretto Asl Appennino bolognese Valentina Solfrini. “Non è solo la creazione del registro, a cui abbiamo lavorato dal 2019, ma le ragioni che stanno dietro. La parte relativa agli informatori scientifici sui farmaci e sui dispositivi è un ambito che rientra fra le attività che devono orientare verso appropriatezza e qualità, e ritengo che ci debba essere un Ordine per questa professione”.

Dello stesso avviso il delegato FNOMCeO Luigi Bagnoli, che ha sottolineato come “l’Ordine non rappresenta l’interesse del singolo ma quello della popolazione e della professione in rapporto alla popolazione. L’Ordine vincola, volente o nolente, a un codice etico e a una deontologia, anche se si è dipendenti di un’azienda. E questo per gli Isf vuol dire libertà e obbligo di mantenere l’indipendenza”.

Dal canto suo il presidente Fofi Andrea Mandelli ha sottolineato come “all’interno della rivoluzione della Federazione, come abbiamo scritto nel 2005, c’è posto per ogni anima della nostra professione. Abbiamo la stessa laurea e la stessa dignità nel voler rappresentare un ruolo importante che abbiamo. Non esistono separazioni in una categoria, ma c’è la necessità di fare quadrato e di andare a ragionare della nostra capacità di essere protagonisti di una Sanità che ha sempre più bisogno di professionisti della salute”. Mandelli ha anche anticipato i risultati del progetto sull’intelligenza artificiale voluto da Fofi e che da lunedì sarà consegnato agli Ordini, che potranno così rispondere in tempi brevi ai quesiti degli iscritti.

Il presidente di Federfarma Marco Cossolo ha invece posto l’accento sull’ingresso nella categoria anche degli informatori del parafarmaco “che non sempre viene usato in modo corretto” ha sottolineato. “Noi farmacisti abbiamo bisogno di ulteriori informazioni per questi prodotti che dispensiamo senza ricetta, perché alcuni sono efficaci su determinate patologie croniche, e se funzionano vuol dire che agiscono e quindi interagiscono”.

A tirare le fila sul futuro dell’informazione scientifica, tra gli altri, il vicepresidente di Egualia Salvatore Butti, secondo cui “il ritorno al flusso farmaco-medico-farmacia-paziente finale”, come anticipato dal sottosegretario Gemmato con la fine della legge 405/2001, rappresenta una grande opportunità per gli informatori scientifici. “Se dovesse tornare tutto sul territorio ci sarà un gran bisogno di informatori, anche da parte di aziende che  qualche anno fa hanno fatto scelte diverse” ha concluso.

Bologna, 13 aprile 2025

La stampa ne parla:

Socialfarma. Informatori Scientifici: presentata una proposta di legge per istituire l’Ordine degli Informatori Scientifici Italiani

Qui Cosenza. Cosmofarma, Cannizzaro lancia la proposta di legge per l’Ordine degli Informatori Scientifici

L’On. Cannizzaro (fi) presenta proposta di legge per l’istituzione dell’ordine degli informatori scientifici

Pharmacist33

Job in Pharma. Informatori scientifici, verso l’istituzione di un Albo professionale. Cannizzaro (FI): “Presentata proposta di legge”

F PRESS. A Cosmofarma annunciata pdl per un Ordine degli informatori scientifici

Farmacia Virtuale. Informatori scientifici del farmaco, la proposta di legge per l’istituzione dell’Albo

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Albo e Ordine degli Informatori Scientifici, una storia infinita

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Redazione Fedaiisf

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