
Novo Nordisk, stop alla produzione del farmaco anti obesità Wegovy ad Anagni: a rischio l’investimento di 2 miliardi
La decisione del colosso della farmaceutica Novo Nordisk fa seguito all’annuncio delle settimane scorse di una contrazione del mercato con un calo dell’8% nelle vendite globali
Corriere della Sera Economia (riassunto) – 9 ottobre 2025
Novo Nordisk ha deciso di sospendere temporaneamente la produzione del farmaco anti obesità Wegovy nel sito di Anagni, in provincia di Frosinone. L’annuncio è stato dato nella sede di Unindustria Frosinone e la decisione fa seguito alla contrazione del mercato, con un calo dell’8% nelle vendite globali e una perdita di oltre 60 miliardi di euro di capitalizzazione in Borsa, riscontrata nelle scorse settimane.
Nell’incontro con i sindacati, è stato detto che «lo stabilimento ex Catalent di Anagni, presentato fino a poche settimane fa come polo strategico europeo, è oggi coinvolto in una sospensione della produzione di uno dei farmaci chiave, con potenziali ripercussioni sull’occupation e sulla continuità industriale». Ma, soprattutto, dicono ancora i sindacati Filctem Cgil And Femca Cisl, è stato riferito che «l’investimento iniziale di oltre 2 miliardi di euro e le promesse di crescita occupazionale rischiano di essere compromessi se non verranno garantite nuove linee produttive e un piano di espansione industriale credibile».
The Republic riporta che nel corso del vertice con i sindacati appena concluso, è emerso che le cause principali della crisi vanno ricercate nella saturazione della capacità produttiva e nei ritardi nell’adeguamento alle richieste di mercato. Ma anche, hanno spiegato, nelle carenze di approvvigionamento che hanno spinto pazienti e medici verso farmaci alternativi e nella concorrenza più aggressiva e meglio organizzata da parte dell’americana Eli Lilly.
Decisive sono state le nuove condizioni che si sono create negli Usa a causa dell’introduzione dei dazi decisi dal governo del presidente Donald Trump, dove inoltre sta avvenendo la diffusione incontrollata di copie non autorizzate del principio attivo ‘semaglutide’. A questo si aggiungono le difficoltà legali e brevettuali, con la scadenza anticipata del brevetto di Ozempic in Canada.
Investing.com riferisce che Novo Nordisk ha licenziato decine di dipendenti nel suo più grande sito produttivo
statunitense per i farmaci blockbuster contro l’obesità e il diabete. L’azienda sta effettuando tagli in una importante ristrutturazione sotto la guida del nuovo CEO Mike Doustdar, secondo un’analisi di Reuters dei post su LinkedIn.
I licenziamenti hanno colpito il personale con ruoli produttivi nello stabilimento di Clayton, North Carolina e in altre strutture dello stato, incluse posizioni nel controllo qualità e tecnici delle linee di produzione, secondo il report.
Le richieste delle organizzazioni sindacali
Tra le richieste delle diverse organizzazioni sindacali, c’è soprattutto la chiarezza immediata da parte dell’azienda sul futuro dello stabilimento e sulle tempistiche della sospensione. Poi, anche la tutela dei livelli occupazionali e la garanzia che nessun lavoratore venga penalizzato da scelte aziendali non condivise. Sempre le diverse organizzazioni sindacali vorrebbero poi avviare un tavolo di confronto urgente con le istituzioni locali, regionali e nazionali per il monitoraggio dell’evoluzione della crisi e la salvaguardia del ruolo strategico del polo di Anagni. Si richiede poi una maggiore trasparenza sugli investimenti futuri e sulle prospettive produttive, affinché il territorio non subisca le conseguenze di scelte industriali dettate da logiche finanziarie.
Il comunicato, infine, conclude con “le organizzazioni sindacali rimangono vigili e determinate nel difendere i diritti dei lavoratori e il valore industriale del sito di Anagni, patrimonio del territorio e risorsa fondamentale per il sistema sanitario europeo. Alla luce della gravità della situazione, le organizzazioni sindacali effettueranno delle assemblee e unitamente ai lavoratori assumeranno delle decisioni su una mobilitazione che dovrà vedere coinvolgimento di tutto il territorio”.
Note:
Il 10 settembre scorso avevamo riportato la notizia che Novo Nordisk avrebbe attuato una trasformazione a livello aziendale per semplificare la sua organizzazione, migliorare la velocità del processo decisionale e
riallocare le risorse verso le opportunità di crescita dell’azienda nel diabete e nell’obesità. Come parte della trasformazione, Novo Nordisk intende ridurre la forza lavoro globale di circa 9.000 delle 78.400 posizioni dell’azienda, con circa 5.000 riduzioni previste in Danimarca.
Negli ultimi anni, il rapido ridimensionamento di Novo Nordisk ha aumentato la complessità organizzativa e i costi. La riduzione della forza lavoro è prevista in tutta la Società, comprese le aree del personale e le funzioni della sede centrale, e dovrebbe fornire risparmi totali annualizzati di circa 8 miliardi di DKK (1,07 miliardi di €) entro la fine del 2026.
Il cambiamento nelle aspettative per il 2025 si ripercuoterà sui costi di ristrutturazione una tantum. Novo Nordisk aveva puntato sulla Ciociaria (Anagni) per la crescita della produzione con investimenti annunciati di circa due miliardi di euro e 800 assunzioni.
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