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Healthcare: Farmindustria, wrong to cut pharmaceutical spending again. EU, 100 billion a year from pharmaceuticals in research

Scaccabarozi, in Italia prezzi farmaci tra i più bassi in UE.

pubblicato il 04/dic/2014 . askanews

Roma, 4 dic. (askanews) – “Mi dispiace vedere ancora una volta che le Regioni pensano di intervenire sulla spesa farmaceutica. E lo fanno anche in maniera errata. Il prezzo dei farmaci è standard in tutto il Paese perché viene negoziato tra le aziende e l’Agenzia italiana del Farmaco”. Lo afferma in una nota il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi.

“Inoltre – aggiunge – i prezzi dei farmaci in Italia sono i più bassi tra i big Ue del 20% complessivamente. E la spesa farmaceutica procapite in Italia è inferiore del 27% rispetto agli altri grandi Paesi europei.

A questo si aggiunge l’altro grande problema dei tetti per la spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera che non sono adeguati a soddisfare la domanda di salute. Tant’è vero che ogni anno vengono sforati”

Ue, dalla farmaceutica 100 mld l’anno in ricerca, primo settore nel mondo

articolo pubblicato il: 04/12/2014 – adnkronos

La Commissione europea ha pubblicato l’aggiornamento al 2014 del suo report ‘Industrial R&D Investment Scoreboard’ che misura gli investimenti in Ricerca effettuati nel mondo da tutte le principali aziende globali. “Le imprese del farmaco, con i loro investimenti sempre più nel biotech, si confermano complessivamente al primo posto, con poco meno di 100 miliardi investiti nel mondo ogni anno. Prima dell’It e dei mezzi di trasporto che ne investono circa 85”. A evidenziarlo è il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi.

“Nella classifica internazionale – ha aggiunto parlando con l’Adnkronos Salute – si vede che tra le prime 15 aziende al mondo per investimenti, 6 sono farmaceutiche, il gruppo più numeroso tra le ‘top 15’. Fotografando la realtà delle imprese a capitale italiano l’indagine rileva che, tra quelli di tutti i settori dell’economia, ce ne sono due con risultati di eccellenza”.

In particolare, Chiesi figura tra i primi 5 gruppi industriali (dopo Fiat, Finmeccanica, Telecom Italia e Pirelli), precedendo Eni, e Recordati tra i primi 10. Peraltro entrambe – fa notare Farmindustria – con un’incidenza della R&S rispetto al fatturato superiore alle altre top 10. Rispetto a una media del 2%, Chiesi registra un’incidenza del 18% e Recordati dell’8%.

Contemporaneamente Istat ha pubblicato l’aggiornamento del dato sulla Ricerca e sviluppo svolta in Italia da tutti i settori dell’economia. “La farmaceutica – dice Scaccabarozzi – è il terzo settore in valore per gli investimenti in Ricerca, dopo Mezzi di trasporto e Meccanica, che però hanno un fatturato complessivo molto più elevato. Inoltre tra i settori dell’industria la farmaceutica evidenzia una previsione di crescita 2014 del 7,7% rispetto alla media manifatturiera del 2,2%”.

Infine, sempre Istat, ha pubblicato l’indagine ‘Innovazione nelle imprese’ che mostra “due risultati di grande importanza: la farmaceutica è tra i settori industriali con maggiore presenza di imprese che svolgono attività innovativa, il 90% del totale, seconda solo all’informatica e rispetto alla media del 52%; la farmaceutica è inoltre il primo settore per spesa per attività innovativa per addetto, con un valore 3 volte superiore alla media dell’economia”.

“Sono dati che parlano da soli – commenta il presidente di Farmindustria – e che confermano l’eccellenza del settore nel nostro Paese non solo per produzione industriale, ma anche per ricerca. Rinnoviamo quindi l’appello a valorizzare questo comparto”.

Tagli al fondo sanitario nel 2015, per le Regioni un miliardo e mezzo in meno

Articolo pubblicato il: 04/12/2014 –adnkronos

<p></p>Doccia fredda sulla sanità. Per il 2015 ci sarà un taglio che potrebbe arrivare a 1,5 miliardi di euro. La sforbiciata azzera quasi del tutto l’incremento del Fondo sanitario nazionale di 2 miliardi, che era stato delineato nel testo del Patto per la Salute firmato quest’estate. Il Patto fissava cifre certe: 109,9 mld per il 2014; 112 mld per il 2015; 115,4 mld per il 2016. Sembra salvo, al momento, il Fondo per il 2014. Lo spiega all’Adnkronos Salute il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, entrando a via Parigi a Roma, dove è in programma la Conferenza delle Regioni.

“C’è un’ampia disponibilità da parte nostra – spiega Chiamparino – a concordare una riduzione del Fondo sanitario. Nella misura di 1,5 miliardi. Non più 112 mld nel 2015 quindi – precisa Chiamparino – ma circa 110 mld”. Altri tagli, dei 4 mld previsti nella legge di Stabilità a carico delle Regioni, dovrebbero invece toccare per “400 milioni il trasporto pubblico locale e 1,5 mld di riduzione su beni e servizi intermedi e farmaceutica”.

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Redazione Fedaiisf

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