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On the statement by Sergio Dompè

Cari colleghi,amici e lettori di questo sito, eccomi di nuovo qui con uno dei miei interventi. L’occasione in questione riguarda la dichiarazione del Dottor Dompè apparsa sulla newsletter quotidiana di Pharmakronos del 01 Dicembre 2009. Nell’articolo a firma Lucia Scopelliti i lettori e gli informatori scientifici del farmaco apprendono con stupore che le aziende farmaceutiche saranno costrette a tagliare isf per le fortissime pressioni effettuate dalle Regioni sulla informazione scientifica dei farmaci.
Ora una lettura immediata ed approfondita  di tale articolo  e delle dichiarazione del Dottor Dompè fanno nascere mille dubbi e perplessità.
–          A quale però e per quali motivi le Regioni sarebbero “interessate” al taglio degli isf indicato nell’articolo in questione ?
 
–          La comunicazione di questo interesse regionale al taglio degli isf è esistente materialmente o è un volo “pindarico” di qualche male informato o peggio ancora “interessato” attore ?
 
–          Ancor più quale motivazione dovrebbero avere le Regioni nell’aumentare uno stato di crisi occupazionale che poi dovrebbe essere sostenuto materialmente e socialmente dalle stesse sia in termini economici che sociali ?
 
Queste domande che meriterebbero chiare  risposte istituzionali ed industriali in realtà aprono l’ennesimo dubbio sui reali interessi industriali legati alla informazione scientifica dei farmaci.
 Interesse alla salute o solo mero interesse economico ?
Non sarà per caso che un ulteriore taglio di isf, già preannunciato, corrispondente ad un ulteriore taglio della informazione scientifica dei farmaci ai MMG precluda l’ennesimo tentativo di creare nuovi profitti farmaindustriali a scapito della comunità e dei lavoratori del settore?
Fino ad ora tutte le regolamentazioni regionali di fatto hanno cercato di mettere ordine ad un settore senza più regole, ove la promozione del farmaco aveva raggiunto valori aberranti e dove la qualità del servizio di informazione era decaduto lasciando il posto ad una mera pubblicità. In tutte le regolamentazioni infatti si è sempre riconosciuto un ruolo essenziale alla informazione scientifica cercando di ingabbiare le forti derive commerciali e non la qualità ed utilità di tale servizio,una prova lampante ne è la possibilità di superare il numero di visite programmate ai medici inserite nelle varie regolamentazioni per comunicare importanti variazioni al RCP o alle indicazioni e note dei farmaci presenti in commercio.
Rimaniamo in attesa di sviluppi futuri augurando ed auspicando che le associazioni e le strutture nazionali che rappresentano gli isf facciano sentire la loro voce in maniera importante e sostanziale nelle sedi opportune.
Occhio ragazzi a quanto sta per accadere

Umberto Alderisi
02.12.2009

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