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USA, BRAKING ON STEM CELLS: THE "TIPOPOTENTI" BETTER

DI LORENZO FAZZINI LA America lo insegna: business is business. E requiem all’etica. Ma si cambia quando la "morale del mercato’ non funziona più. Questa massima la sta vivendo negli Usa la ricerca americana sulle cellule staminali embrionali, una pratica scientifica severamente criticata perché comporta la distruzione di embrioni umani. Diversi indizi mostrano che in questi ultimi tempi negli States ci si rivolge con maggior attenzione – anche negli ambienti dove gli esperimenti sulle staminali riguardano investimenti milionari – a pratiche più etiche e scientificamente accertate. Uno dei "santuari" delle embrionali, l’Harvard Stem Celi Institute, ha appena virato verso la ricerca delle totipotenti, la tecnologia messa a punto dal ricercatore giapponese Shinya Yamanaka, scopritore delle cellule riprogrammabili, che ottengono gli stessi risultati biomedici delle embrionali senza distruggere embrioni umani. Nei giorni scorsi, riferisce il London Telegraph, George Q. Daley, ricercatore di Harvard, ha annunciato la creazione di linee cellulari riprogrammate contenenti alcune delle più note malattie degenerative come la distrofia muscolare e il diabete. «Le linee cellulari embrionali sono generiche e permettono di rispondere solo ad interrogativi di base. Ma queste nuove linee sono strumenti utili per attaccare le malattie alla radice» ha dichiarato Daley, in passato grande sostenitore degli esperimenti sugli embrioni. Ha cambiato strada anche il California Institute for Regenerative Medicine (Cirm) voluto dal governatore Arnold Schwarzenegger, che appoggia con soldi pubblici – in spregio alle regole fissate dall’Amministrazione Bush – le indagini scientifiche sulle embrionali. Da pochi giorni il Cirm – che dalla sua fondazione (2005) ha elargito 3 miliardi di dollari per tali esperimenti – ha svoltato anch’esso in direzione delle totipotenti di Yamanaka. Infatti non si definisce più solo come «il più grande finanziatore al mondo per la ricerca sulle cellule staminali embrionali», ma ha aggiunto anche la dizione, fondamentale, di «totipotenti», ovvero facendo rientrare nel suo campo di interesse (anche economico) le scoperte "etiche" del ricercatore nipponico. Intanto rischia di chiudere i battenti la Advanced Celi Technology (Act), una delle aziende biomediche più famose al mondo, con sede nel Massachusetts. I numeri sono spietati: l’Act ha un debito di 17 milioni di dollari e una liquidità di un solo milione. Anche il valore azionario è in caduta libera: 3 anni fa un’azione della Act valeva 8 dollari, oggi 2,5 cents. E pensare che l’Advanced era stata, in prima fila nelle ricerche sulle cellule staminali embrionali. «Per un decennio ha annunciato spettacolari successi uno dopo l’altro» ha sottolineato il Boston Globe. Fu la prima a proclamare la clonazione di un bovino; i suoi capi annunciarono una «ricerca pionieristica» che avrebbe permesso di far regredire il processo di invecchiamento fisico. Nel 2006 strombazzò su Nature la prima clonazione di un embrione umano senza la distruzione di altri embrioni, salvo dopo fare retromarcia ammettendo che non era vero. Lo stesso capo di Advanced, Robert Lanza, ne aveva approfittato per chiedere al presidente Bush di togliere il divieto di finanziamenti federali alla ricerca sulle staminali embrionali. 

Avvenire del 22/08/2008   p. 13

af

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