
Enrica Giorgetti lascia per pensionamento la Farmindustria, che ha diretto negli ultimi venti anni con tre presidenti. Carlo Riccini, suo vice, è stato nominato oggi nuovo direttore generale dalla Giunta dell’Associazione delle Imprese Farmaceutiche in Italia, con effetto dal 1° dicembre 2025.
Un passaggio in assoluta continuità con Enrica Giorgetti che, dopo aver ricoperto importanti ruoli in grandi società quotate e nel sistema confindustriale, ha guidato dal 2005 la struttura di Farmindustria con passione e competenza, riconosciute a ogni livello.
Componente per quattro mandati del board di Efpia, l’Associazione Europea delle Imprese del Farmaco, ha affrontato con visione strategica e spirito innovativo le continue trasformazioni del settore. Mela d’oro della Fondazione Bellisario nel 2006, ha voluto promuovere la conoscenza della medicina di genere e del modello di inclusione delle donne nell’industria del farmaco attraverso le buone pratiche dedicate alla carriera e ai servizi di welfare che la sostengono.
Attuale Vicedirettore Generale, Direttore del Centro Studi e Responsabile dell’Ufficio Piccola Industria di Farmindustria, Carlo Riccini è nato a Roma nel 1974. Laureato in Scienze Statistiche e con un Master in Economics, è stato Ufficiale dell’Esercito Italiano e ha una esperienza di venticinque anni nel Sistema Confindustria, dei quali venti in Farmindustria. (Fonte: Farmindustria)
Nota:
Enrica Giorgetti, laureata in giurisprudenza, tra le altre cose ex direttore dei rapporti istituzionali e della comunicazione di Autostrade S.p.A., ex direttore dell’Area strategica impresa e territorio di Confindustria è dal 2005 direttore generale di Farmindustria. Sposata con Maurizio Sacconi che è stato nel 2008 Ministro
del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
Il 13 dicembre 2009, tuttavia, è stato ricreato il Ministero della salute, scorporandolo da quello del Lavoro, e la competenza in materia è passata al Ministro della salute Ferruccio Fazio (dal 15 dicembre 2009), il quale in precedenza era viceministro di Sacconi.
La nomina di Sacconi a ministro della salute è stata criticata all’estero dalla rivista Nature come un possibile conflitto di interessi, dato che questa è avvenuta mentre la moglie del ministro ricopriva la carica di direttore di Farmindustria, l’associazione che promuove gli interessi delle industrie farmaceutiche. (Fonte: Wikipedia).
La figura di Sacconi è legata all’abrogazione della legge che contrastava le dimissioni in bianco nel 2008, un provvedimento che fu criticato ma successivamente annullato. La pratica è oggi molto più difficile grazie alla procedura telematica obbligatoria.
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