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Farmaci: Asl e ospedali fanno lievitare ancora la spesa

Risultati immagini per conti in rossoPer “colpa” di Asl e ospedali, la spesa farmaceutica del Ssn vira sempre più verso il rosso intenso. Lo dicono i dati dell’Aifa relativi ai primi cinque mesi dell’anno, che collocano ben al di là dell’asticella, in zona sfondamento, non solo la spesa ospedaliera ma anche la territoriale. Per la prima la notizia non è tanto lo sforamento (è dall’inizio del 2016 che i conti sono già fuori budget) quanto la sua entità: tra gennaio e maggio, le uscite degli ospedali per farmaci hanno raggiunto i 2,7 miliardi di euro, pari al 5,49% del Fondo sanitario nazionale di quest’anno. Tenuto conto che il tetto si ferma al 3,5%, ne deriva uno sfondamento di quasi un miliardo di euro, un terzo circa della spesa sostenuta nei 5 mesi.

A un’altra categoria di “aziende” del Ssn, le Asl, spetta invece la responsabilità del rosso sulla territoriale. Il buco non è quello voraginoso dell’ospedaliera ma è comunque rilevante, soprattutto se lo si confronta agli anni precedenti (quando gli sfondamenti furono inesistenti o lillupuziani): tra gennaio e maggio la spesa ha toccato i 6 miliardi di euro, pari al 12,8% del Fondo sanitario 2016; in rapporto al tetto (11,35%) ballano circa 700 milioni di “extrabudget”, da addebitare tutti alla distribuzione Risultati immagini per conti in rossodiretta/dpc. Nei primi cinque mesi dell’anno, infatti, la spesa sostenuta dalle Aziende sanitarie locali per l’acquisto di farmaci è cresciuta del 35% e ha raggiunto i 2,2 miliardi di euro.

Stridono, al confronto, i dati della farmaceutica convenzionata. Grazie alla governance assicurata dai presidi con la croce verde, infatti, i conti della convenzionata rimangono sotto controllo: quasi 3,5 miliardi di euro la spesa registrata nei primi cinque mesi, in calo del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a causa di un consistente decremento delle prescrizioni (-2,7%). E il sospetto è che i medici prescrivano meno non perché circolano meno patologie, ma perché gli italiani trovano sempre più insostenibile il peso di ticket e compartecipazioni: tra gennaio e maggio il gettito derivante è cresciuto di altri 6 milioni di euro, con le compartecipazioni sui generici (prezzo di riferimento) a pesare su tale incremento per la gran parte (66%).

(AS -20/09/2016 – Federfarma)

Notizie correlate: Monitoraggio della Spesa Farmaceutica Nazionale e Regionale (gennaio / maggio 2016) (16/09/2016)

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Redazione Fedaisf

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