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Farmaci generici. I tecnici: “Nuove norme incompatibili con sistema ricetta elettronica”

La Società italiana di telemedicina avanza dubbi sull’applicazione immediata delle nuove regole per le prescrizioni farmaceutiche con l’indicazione del solo principio attivo. La ricetta elettronica prevede infatti "l’obbligatorietà dell’indicazione del codice ministeriale AIC e i principi attivi ne sono sprovvisti”.

03 AGO – La Sit è preoccupata per la norma sui farmaci generici che obbliga, nei casi previsti, la prescrizione farmaceutica solo per principio attivo. “Molto probabilmente – specifica una nota – la norma sarà incompatibile con l’attuale sistema di ricettazione elettronica, da molti anni introdotto nel nostro Sistema sanitario nazionale e che, entro fine anno, sarà dichiarato a regime in tutte le regioni italiane".

Ma non basta, secondo la Sit ci saranno problemi "anche con i diversi sistemi di controllo delle prescrizioni farmaceutiche attualmente utilizzati a livello regionale e con i software applicativi utilizzati dei medici".

Motivo? "Il disciplinare tecnico che ha introdotto la ricetta elettronica, così come quelli di molti software d’interesse sanitario, prevede infatti l’obbligatorietà dell’indicazione del codice ministeriale AIC (autorizzazione all’immissione in commercio) che identifica in maniera univoca il prodotto farmaceutico prescritto dal medico, di cui invece i principi attivi ne sono sprovvisti".

“La SIT – specifica il comunicato – non è contraria ad un corretto utilizzo del farmaco generico, ma desidera rappresentare che le norme proposte possano rallentare la diffusione della sanità elettronica nel nostro Paese, vanificando il processo di digitalizzazione e dematerializzazione in atto che richiede, per essere realmente efficace e sicuro, anche l’introduzione della firma elettronica nelle certificazioni e nelle prescrizioni mediche”.

Per queste ragioni la Società si “dichiara pertanto favorevole all’apertura di un tavolo ‘volto a definire un corpus normativo, armonico e condiviso, finalizzato alla qualità, alla sicurezza e alla sostenibilità dell’assistenza’, come proposto dalla FNOMCeO, compatibile con il processo di sanità elettronica in atto e che implementi, finalmente a regime, anche avanzati servizi di telemedicina”.

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