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Farmaci nuovi: oltre 4 su 5 non migliori dei predecessori

  ROMA, 17 AGO – Circa l’85% dei nuovi farmaci, cioe’ oltre 4 su 5, immessi sul mercato offre pochi o nessun beneficio nuovo al paziente e invece aumenta il rischio di effetti avversi. E’ quanto emerso dall’analisi di una serie di dati e studi condotta da Donald Light, sociologo della University of Medicine and Dentistry of New Jersey, che sta per pubblicare il libro ‘The Risk of Prescription Drugs’ edito dalla Columbia University Press. L’analisi, sulla base di dati ottenuti da organi indipendenti come il Canadian Patented Medicine Prices Review Board, la Food and Drug Administration, il Prescrire International, e’ stata presentata al 105/imo Meeting Annuale della American Sociological Association in corso ad Atlanta. ”Molte volte le compagnie farmaceutiche nascondono o minimizzano gli effetti avversi dei nuovi farmaci mentre ne esagerano i suposti benefici”, spiegano i sociologi che hanno condotto l’analisi. Quello farmaceutico, sottolinea Light, e’ un classico esempio di ‘mercato dei limoni’, cioe’ di situazione squilibrata in cui il compratore ha meno informazioni sul prodotto acquistato del venditore. Dall’analisi e’ per esempio emerso che su 111 richieste di approvazione finale di un farmaco, ben il 42% mancava di adeguate sperimentazioni cliniche, il 40% presentava violazioni nei test sui dosaggi, il 39% era privo di prove di efficacia clinica, il 49% lasciava sospettare il rischio di seri effetti avversi, spiega Light. Servirebbero, conclude, ”una serie di cambiamenti che potrebbero migliorare la qualita’ delle sperimentazioni cliniche e le prove su reali rischi e benefici di nuovi farmaci; potremmo cosi’ anche aumentare la percentuale di nuovi farmaci che risultino realmente migliori dei loro predecessori”.

Le News di Ansa Salute – 17/08/2010 

N.d.R.: "Mercato dei Limoni": "The Market for Lemons: Quality Uncertainty and the Market Mechanism" è un articolo del 1970 scritto dall’economista americano George Akerlof. Nel suo contributo, l’autore esemplifica le condizioni di asimmetria informativa nel mercato, in particolare quando il venditore gode di una maggiore quantità d’informazioni sul bene proposto all’acquirente. Akerlof esemplifica le conseguenze dell’asimmetria informativa con il caso del mercato delle auto usate in cui la persona interessata all’acquisto non conosce nulla in anticipo, né se l’auto è buona, né se l’auto è un bidone. Akerlof, Michael Spence e Joseph Stiglitz hanno ricevuto, congiuntamente, il Premio Nobel per l’economia nel 2001 per la loro ricerca sull’asimmetria d’informazioni. La conseguenza del meccanismo descritto nell’articolo è che i mercati, nelle situazioni in cui la qualità è un dato incerto, cessano definitivamente di esistere. [da WikipediA]

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