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Ferrara. Scontro sul taglio alle spese farmaceutiche

Riduzioni fino al 20% in 3 mesi, più generici. Snami vuole firmare, Fimmg no. Fc: intervenga il sindaco. I farmaci a brevetto scaduto, che costano come i generici, devono passare dall’80,6% di giugno all’87,2% di dicembre sul totale delle prescrizioni.

Scontro tra medici di famiglia sul piano di riduzione delle spese farmaceutiche ferraresi. L’Asl vuole infatti spingere sul pedale della «appropriatezza prescrittiva», che ha attribuito a Ferrara per il 2015 un obiettivo di taglio della spesa farmaceutica convenzionata netta procapite del 6,16%, cioè 119,63 euro. Per centrare questo obiettivo l’azienda sanitaria ha imposto un’accelerata negli ultimi tre mesi dell’anno, dove dovrà essere concentrata una riduzione del 3,56% che, come riferisce in un’interpellanza presentata da Alberto Bova (Fc), è stata già concordata con «una sigla sindacale minoritaria della medicina generale»: si tratta dello Snami, mentre l’altra sigla presente in forze a Ferrara è la Fimmgi. In questa bozza d’accordo sono indicati dieci azioni affidate ai medici di famiglia.

I farmaci a brevetto scaduto, che costano come i generici, devono passare dall’80,6% di giugno all’87,2% di dicembre sul totale delle prescrizioni. I farmaci inibitori della pompa protonica vanno ridotti del 20% rispetto al quarto trimestre 2014. Le statine a brevetto scaduto devono passare dall’82,92 all’84,2%, in più va ridotta del 10% la prescrizione di simvastatina+ezetimibe. Per i farmaci inibitori di seratonina e gli altri antidepressivi, si chiede un -5% delle prescrizioni. Anche i sartani, contro l’ipertensione, vanno spostati sui brevetti scaduti, dal 91 al 92%, mentre il rapporto Ace-inibitori e sartani va aumentato di circa un punto. La vitamina D? La prescrizione va ridotta del 20% rispetto sempre al quarto trimestre 2014. I farmaci per l’ipertrofia prostatica benigna devono essere “spostati” sui generici di un ulteriore 25% (dal 36,64 al 45% sul totale, che è poi la media regionale). Gli antibiotici fluorochinolonici-J01MA vanno ridotti del 20% secco, come del resto gli antinfettivi e antifiammatori intestinali-A07. Il tutto va completato con una maggiore presa in carico dei diabetici, con un incentivo di 42,50 euro di quota paziente. Ci sono anche impegni per il 2016 sulla presa in carico di scompensi cardiaci, diabete mellito, Bpco e malattia renale cronica, incentivati in vario modo.

Come si conciliano questi obiettivi di tagli farmaceutici con il diritto alle cure? «Attenzione, questi non sono obblighi, ma auspici, i medici che non raggiungono gli obiettivi non sono penalizzati in alcun modo – spiega Roberto Tieghi, presidente Snami – Gli obiettivi sono del resto gli stessi degli anni scorsi, l’unica differenza è che stavolta non sono previsti incentivi monetari per la riduzione della spesa farmaceutica». Sta di fatto che alla bozza mancano ancora tutte le firme, e «poichè tali farmaci servono per prevenire ictus, infarto, fratture e danni da complicanze dei diverticoli del colon nonché curare infezioni e depressione», dice Fc, è il caso che il sindaco intervenga.

s.c. – 02 ottobre 2015 – la Nuova Ferrara

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Redazione Fedaisf

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