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Gli italiani snobbano la cultura scientifica

Big Pharma alleata con l’Interpol in una maxioperazione per contrastare il traffico dei falsi medicinali. Ventinove aziende forniranno un ‘tesoretto’ da 4,5 milioni di euro nei prossimi tre anni per cercare di porre un freno a un fenomeno globale, che espone a seri rischi la salute dei consumatori e costa milioni alle aziende del settore.

"Occorre uno sforzo mondiale per combattere questa minaccia", ha detto l’Interpol, aggiungendo che la vita di milioni di persone viene messa a rischio ogni giorno da pillole e fiale fasulle. "La contraffazione dei farmaci può significare la differenza tra la vita e la morte per un paziente", ha spiegato Christopher Viehbacher, amministratore delegato di Sanofi, illustrando l’accordo sulla Bbc online.

"Si stima che il 10% dei medicinali siano contraffatti e questo dato può arrivare fino al 50%, in particolare in alcuni Paesi poveri". Il denaro servirà alla creazione di un nuovo programma per migliorare la lotta dell’Interpol contro l’industria del falso. E una parte sarà utilizzata per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli dei farmaci contraffatti, in particolare quelli venduti online. Anche nel 2012 si collocano al primo posto gli inibitori della pompa acida, che fanno segnare un sensibile aumento dei consumi rispetto al 2011 (+7,1%).

L’Organizzazione mondiale della sanità stima che in più del 50% dei casi i farmaci acquistati su Internet si rivelino ‘taroccati’. Il capo dell’Interpol’s Pharmaceutical Crime Programme, Aline Plancon, ha spiegato che i fondi saranno utilizzati per sostenere i Paesi nelle indagini e consentire di portare avanti le investigazioni.

Margherita Lopes – 15 marzo 2013 – PharmaKronos

 

 

  

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