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Grave attacco hacker: colpiti 3mila soggetti, fra cui il nostro sito, e oltre 30mila domini. Attacco respinto, ora è tutto sotto controllo

Grave attacco hacker: violati 500mila account Pec, colpiti 3mila soggetti

Lʼintelligence italiana: “La situazione è sotto controllo, ma vanno prese al più presto misure adeguate per innalzare le difese cyber”

Un attacco “allarmante”, “grave”, che ha avuto “ricadute importanti”. Il più significativo lanciato quest’anno contro l’Italia. Colpiti circa 3mila soggetti tra pubblico e privato, oltre 30mila domini e circa 500mila caselle postali (98mila delle quali di appartenenti alla Pubblica amministrazione). L’azione ostile ha mandato in tilt i tribunali, con l’esfiltrazione di dati personali delle Pec di magistrati ed il conseguente blocco dei servizi delle Corti d’appello di tutto il Paese, ma sono stati interessati anche i ministeri di Esteri, Interno, Difesa, Economia, Sviluppo economico. Ora, ha spiegato il vicedirettore del Dis con delega al cyber, Roberto Baldoni, la situazione è “sotto controllo”, ma quanto accaduto dimostra che “vanno prese al più presto misure adeguate per innalzare le difese cyber”

Il bersaglio degli hacker – sui quali indaga la polizia postale – sarebbe stato un fornitore dei servizi di Posta elettronica certificata (Pec) Telecom di Pomezia (Roma). Il 12 l’azienda se ne è accorta ed ha bloccato il servizio in via precauzionale. Il giorno dopo l’incidente è stato notificato al Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche, che l’ha segnalato al Nucleo per la sicurezza cibernetica, istituito presso il Dis.

Il 14 novembre, data la rilevanza dell’episodio, è stato informato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha convocato una riunione tecnica, svoltasi al Dis, del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr) per un approfondimento. Al termine della riunione, fatto inconsueto per l’intelligence, Baldoni ha tenuto una conferenza stampa da un lato per rassicurare sulle operazioni di contenimento adottate: “la situazione è sotto controllo, il ripristino della funzionalità è tuttora in atto. (TG COM24 – 20 novrmbre 2018)

Anche il nostro sito ha subito un attacco, prontamente respinto dai web master, e, grazie alla loro abilità, non ha avuto conseguenze. L’attacco al nostro sito, dicono i web master, probabilmente non centra con l’attacco generale. Forse che diamo fastidio a qualcuno?

Redazione Fedaisf

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