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IPCEI: Giorgetti, nostra industria farmaceutica può essere riferimento in Europa

Mise pubblica avviso per le imprese. Entro il 28 febbraio la presentazione dei progetti nel settore della salute

Comunicato MISE – 19 gennaio 2022

Realizzare l’autonomia industriale nel settore strategico della salute, assicurando all’Italia e all’Unione europea una filiera integrata tra le imprese capace di sviluppare e produrre prodotti altamente innovativi: farmaci, vaccini, terapie e dispositivi medici per prevenire e contrastare crisi sanitarie come il Covid-19 o malattie che necessitano di nuove cure e per le quali è necessario rafforzare il sistema sanitario investendo in biotecnologie, nanotecnologie, ma anche nella digitalizzazione dei processi produttivi e nello sviluppo di piattaforme che favoriscono terapie digitali.

E’ quanto prevede l’Importante Progetto di Interesse Comune Europeo (IPCEI) sulla salute che il Ministero dello sviluppo economico guidato da Giancarlo Giorgetti si è impegnato a costruire nell’ambito delle iniziative di politica industriale promosse dal nostro Paese insieme con gli altri Stati membri della Ue e la Commissione Europea.

Il tema della salute è infatti uno dei pilastri della strategia di sviluppo industriale portata avanti dal ministro Giorgetti che ha messo in campo nuove risorse e strumenti, come la Fondazione Enea Tech e Biomedical, per sostenere gli investimenti in ricerca e trasferimento tecnologico nel nostro Paese, ma ha anche promosso, negli incontri bilaterali con il Commissario Ue Breton, il ministro francese Le Maire e gli altri esponenti degli Stati membri ricevuti al Mise, la necessità di realizzare un piano d’azione comune europeo per rafforzare l’autonomia strategica in un settore che la pandemia ha fatto scoprire di primaria importanza.

L’industria farmaceutica italiana si candida ad essere punto di riferimento a livello europeo. Dall’inizio del mio mandato ho puntato moltissimo sull’eccellenza delle nostre industrie farmaceutiche. Sono fiducioso che gli sforzi e l’impegno di tutti mostreranno presto i loro frutti”, dichiara Giorgetti.

Vogliamo realizzare un progetto comune di interesse Ue nell’ambito del settore della salute – prosegue il ministro – perché l’emergenza Covid ci ha fatto capire quanto sia prioritario lanciare un piano straordinario di sostegno agli investimenti, in cui le imprese italiane potranno svolgere un ruolo di prima fila grazie alle loro capacità e competenze“.

L’IPCEI sulla salute – conclude Giorgetti – è un primo concreto passo in avanti nella definizione di una strategia comune europea in cui l’Italia riveste un ruolo molto importante sia a livello industriale sia in termini di trasferimento tecnologico in un settore di frontiera come quello farmaceutico e medicale“.

Le imprese interessate a partecipare all’IPCEI potranno rispondere all’avviso pubblicato dal Mise inviando, a partire da oggi 19 gennaio ed entro e non oltre il 28 febbraio 2022, la propria manifestazione d’interesse proponendo un progetto d’investimento in Italia che oltre ad attività di ricerca e sviluppo dovrà avere anche una fase sperimentale di sviluppo industriale.

I progetti che verranno selezionati potranno essere finanziati in deroga alla normativa europea sugli aiuti di Stato, per affrontare sfide di mercato e sociali che non potrebbero essere superate in altro modo, ma eventualmente anche con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza se le attività connesse saranno conformi alla normativa ambientale nazionale e europea.

Per maggiori informazioni

Scheda IPCEI salute

Documenti informativi sullo strumento IPCEI e per la compilazione dei documenti richiesti

Progetti candidabili

Il presente invito a manifestare interesse ha lo scopo di individuare i progetti candidabili a partecipare all’IPCEI. I soggetti interessati sono invitati a presentare formale manifestazione di interesse per progetti rispondenti a uno o più degli obiettivi a titolo esemplificativo e non esaustivo di seguito indicati:

  • Prevenzione e contrasto alle crisi sanitarie e alla diffusione di malattie altamente prevalenti e/o a carattere emergenziale e che necessitano di nuove cure (cardiovascolari, oncologiche, degenerative, infettive e genetiche) grazie a bio-nanotecnologie avanzate per lo sviluppo di vaccini e adiuvanti innovativi, dispositivi medici, principi attivi e farmaci di natura chimica, biologica e biotecnologica, anche in ottica di reshoring industriale e di rafforzamento dell’autonomia strategica nazionale ed europea;
  • Innovazione di prodotto e medicina personalizzata, attraverso progetti atti a sviluppare e produrre dispositivi medici e test diagnostici, farmaci a base di macromolecole biologiche e composti chimici e relativi sistemi di delivery, terapie cellulari per immunoterapia e medicina rigenerativa, finalizzati a rendere possibili nuovi approcci di ricerca, diagnosi e cura (inclusi piattaforme di precision medicine per studi clinici decentralizzati e internazionali), con l’obiettivo di rafforzare il sistema sanitario in Italia e in Europa;
  • Innovazione nei processi produttivi attraverso progetti di alta sostenibilità e digitalizzazione (ad es. smart manufacturing, Industria 4.0, robotica, drug screening and repurposing) che determinano incremento di capacità produttiva, valore aggiunto e competitività, riduzione dei costi e tempi di R&S e nella produzione con l’obiettivo di rafforzamento dell’autonomia strategica nazionale ed europea;
  • Contrasto all’antimicrobico resistenza e allo sviluppo di ceppi batterici resistenti, con progetti di ricerca e produzione finalizzati ad aumentare le opzioni terapeutiche, migliorare l’accesso alla terapia, rafforzare il sistema sanitario in Italia e in Europa;
  • Salute Digitale, con sviluppo di piattaforme e di Intelligenza Artificiale per la R&S, digital therapeutics, analisi Real World Data a fini di prevenzione e miglioramento dell’accesso e dei percorsi di cura in Italia e in Europa.

 

Redazione Fedaisf

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