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La ‘scalata’ dei nuovi Isf, già 5% della rete

 

 Boris Errani

Potrebbero essere ribattezzati i ‘nuovi informatori scientifici del farmaco’ e rappresentano oggi il 3-5% della rete di professionisti che ‘spiegano’ e promuovono i medicinali delle varie aziende direttamente a chi li deve prescrivere o vendere.

Sono i product specialist e gli informatori commerciali, figure che stanno sempre più entrando a far parte dell’organico delle farmaceutiche, come spiega a Pharmakronos Boris Errani, responsabile di Gi Group Pharma, filiale specializzata del gruppo italiano attivo nel settore dello sviluppo del mercato del lavoro. "Secondo i dati Farmindustria – ricorda Errani – gli occupati nella farmaceutica sono 67.500, il 35% dei quali compone la rete complessiva di informazione scientifica (24.000); una stima di massima può indurre a pensare che i product specialist e gli informatori commerciali ammontino oggi a circa il 3-5% della rete". Ma cosa fanno precisamente questi professionisti? "Il product specialist si occupa di informazione scientifica per farmaci specialistici, spesso per una determinata area terapeutica. I suoi interlocutori sono quindi medici specialisti e opinion leader”. "La sua attività consiste nella consulenza e nel supporto tecnicoscientifico agli specialisti per quanto riguarda l’utilizzo dei propri medicinali e la sua formazione richiede una laurea necessariamente in discipline scientifiche", precisa Errani.

 "Con il termine di informatore commerciale – prosegue l’esperto – ci si può invece riferire a due figure diverse: il professionista che opera in ambito ospedaliero e quello che invece lo fa nelle farmacie.

Il primo si occupa di promozione dei propri prodotti (soprattutto medical device) negli ospedali finalizzata alla vendita attraverso gare d’appalto pubbliche o trattative private. I suoi interlocutori in questo caso sono il personale clinico (infermieri, caposala, medici) e non clinico (farmacie ospedaliere, economati, provveditorati). La sua attività consiste quindi nella conduzione di gare d’appalto e trattative private, e nell’assistenza al personale clinico in fase pre e post vendita sull’utilizzo dei prodotti. La sua formazione richiede una laurea preferibilmente in discipline scientifiche".

"Il secondo tipo di informatore commerciale – aggiunge E

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Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco