
Ancora polemiche sulle medicine. E stavolta ci sono i dati che sono di per sé una condanna. Sono «prezzi da estorsione» quelli imposti da quattro ditte farmaceutiche che operano nel Regno Unito. A dirlo il Times di Londra, che ha pubblicato una inchiesta su alcune società del settore che avrebbero gonfiato i costi di alcuni farmaci per «260 milioni di sterline» ai danni del servizio sanitario britannico (Nhs).
Le ditte farmaceutiche sotto accusa
S
otto accusa sono finite alcune compagnie del Regno, come Mercury Pharma e Auden Mckenzie, oltre alla Atnahs e alla Amdipharm, fondate dai fratelli Vijay e Bhikhu Patel [nella foto sotto], due imprenditori originari dell’India che sono nella classifica dei “paperoni” britannici. In un caso i prezzi dei farmaci è aumentato di 12.500 volte rispetto a quello originario. Il giornale sottolinea che questo tipo di politica adottata dalle ditte farmaceutiche è legale ma che sta pesando sui conti già in rosso dell’Nhs.
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