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Pagamenti Asl. Farmindustria: “Il 60% dei nostri crediti è in Regioni in piano di rientro”

 

Farmindustria pubblica i dati sui ritardi di pagamento e contesta la decisione del Governo di escludere le Regioni in piano di rientro dall’obbligo di certificazione dei debiti. Oggi la media nazionale di ritardo dei pagamenti alle imprese del farmaco è di 251 giorni. Record negativo in Calabria: 740.

29 MAG – Farmindustria esprime "apprezzamento" per l’impegno del Governo a trovare soluzioni per i ritardi dei pagamenti delle Asl nei confronti delle imprese fornitrici, ma contesta la decisione di escludere dall’obbligo di certificazione dei debiti le Regioni sottoposte ai piani di rientro, perché è proprio lì che si accumula il 60% dei 4 miliardi di credito che le imprese del farmaco vantano nei confronti delle Asl. Mentre si allungano i tempi di pagamento.

La media italiana di pagamento negli ultimi mesi è infatti passata da 247 giorni dell’ultimo trimestre del 2011 a 251 giorni del primo trimestre 2012. E anche se in alcuni momenti l’attesa delle imprese si è ridotta, è dal 2009 che il trend è in costante crescita: dopo avere raggiunto i tempi minimi di 201 giorni, non ha fatto altro che salire. Come dimostrano i dati diffusi da Farmindustria sui tempi di pagamento dei farmaci da parte delle Asl.

E le difficoltà che deriveranno dall’esclusione delle Regioni in piano di rientro dalla certificazione è confermata proprio da quei dati. È infatti in quelle Regioni che i ritardi sono più consistenti, e non di poco. Il record negativo è della Calabria, con 740 giorni di ritardo, seguita dal Molise (673) e dalla Campania (390). Record positivo, invece, al Friuli Venezia Giulia, con 86 giorni di ritardo, seguita dal Trentino A.A. (90) e dalla Valle d’Aosta (91).

29 maggio 2012 

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