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Pazienti e farmaci: quei quattro miliardi (quasi) sprecati

A tanto ammonta la spesa per medicine antipertensione pagate dal Servizio Sanitario Nazionale: una ricerca rivela che solo il 41% dei malati le assume correttamente. Vanificandone l’utilità e creando un danno alle casse pubbliche. Ma il problema della “bassa aderenza” si estende a molte altre malattie.

Tangenti per aumentare le prescrizioni Novartis nel mirino della giustizia Usa Rispettare le prescrizioni di chi ci sta curando è doveroso. Ma notizie come questa non aiutano a fidarsi della categoria (e di conseguenza ad aumentare l’aderenza ai farmaci): la Novartis, colosso svizzero con un fatturato da 50 miliardi di dollari (una cifra superiore al Pil della Slovenia), è finita nel mirino del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per la terza volta in pochi mesi.
La società di Basilea è accusata stavolta di aver spinto la catena di farmacie e servizi sanitari BioScrip ad aumentare le vendite dell’Exjade, farmaco usato per tenere sotto controllo i livelli di ferro nei pazienti emotrasfusi. Secondo il procuratore federale dello Stato di New York, Preet Bharara, Novartis ha convinto BioScrip a contattare i pazienti che non rinnovavano le prescrizioni del farmaco, promettendo quote maggiori sulle vendite. «In questo ha trasformato i farmacisti in personale di vendita del proprio farmaco», ha denunciato Bharara. La denuncia, avvenuta a inizio gennaio, è solo l’ultima di una serie di iniziative che vedono la giustizia federale Usa scontrarsi con la multinazionale elvetica, considerata come la causa dei milioni di dollari di pagamenti per prescrizioni inutili di farmaci effettuati dai programmi di assistenza sanitaria statale Medicare e Medicaid. Ad aprile 2013 erano state presentate altre due denunce.
In quell’occasione Novartis fu accusata di invitare i medici a tenere conferenze, lautamente pagate, per illustrare le prestazioni di alcuni prodotti farmaceutici, come gli antipertensivi Lotrel e Valturna e l’antidiabetico Starlix durante eventi che sarebbero stati in realtà puri viaggi di piacere. Inutile dire che, in cambio, i sanitari dovevano aumentare le prescrizioni di quei medicinali.
Quello che stiamo per raccontare è un apparente controsenso. Soprattutto considerando la crisi che ancora morde il Paese e i milioni di italiani che rinunciano a farmaci e cure mediche perché non possono permettersele (sono 5 milioni secondo l’ultimo Rapporto Istat sulla povertà). Eppure allo stesso tempo c’è chi le medicine se le fa prescrivere, spesso le acquista (dirett

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