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Pfizer-AstraZeneca, scompiglio politico a Londra sul tentativo di acquisizione da parte del colosso Usa

di Nicol Degli Innocenti  5 maggio 2014  Il Sole24ORE

LONDRA – Il tentativo di takeover di AstraZeneca da parte del colosso farmaceutico americano Pfizer sta creando una querelle politica a Londra. La coalizione al Governo è divisa tra favorevoli e contrari a quella che sarebbe la maggiore acquisizione di una società britannica da parte di un gruppo straniero mai realizzata. Ed Miliband, il leader dell’opposizione laburista, ha proposto un’inchiesta per determinare se il takeover sarebbe nell’interesse nazionale e ha accusato il premier David Cameron di "fare il tifo" per Pfizer.

Venerdí AstraZeneca, la seconda società farmaceutica in Gran Bretagna, ha respinto l’offerta rivista da 63 miliardi di sterline (106 miliardi di euro) di Pfizer, ma gli analisti si aspettano che il gruppo americano torni alla carica con una nuova offerta al rialzo oppure con un appello diretto agli azionisti. Diversi grandi azionisti di AstraZeneca infatti hanno criticato il consiglio di amministrazione della società britannica per essersi rifiutato di sedersi al tavolo delle trattative con Pfizer.

Miliband ha scritto a Cameron che «serve una valutazione più approfondita per determinare se questo takeover è nell’interesse nazionale, prima che il Governo britannico possa permettersi di far vedere che lo sostiene». Il Governo ha sottolineato di avere avuto incontri con rappresentanti di entrambe le società e di non voler interferire in alcun modo in una decisione che spetta ai consigli di amministrazione e agli azionisti. L’amministratore delegato di Pfizer, Ian Read, la settimana scorsa è venuto di persona a Londra per incontrare politici e azionisti e ha assicurato Cameron che il gruppo trasferirebbe la sede fiscale in Gran Bretagna e manterrebbe aperti gli stabilimenti e i centri di ricerca per almeno cinque anni.

Per i conservatori l’interesse di Pfizer dimostra il successo del Governo nell’offrire agevolazioni fiscali e creare condizioni favorevoli per le imprese. «Questa fusione avrebbe un impatto che dura decenni e quindi non basta avere deboli assicurazioni per pochi anni – ha detto Miliband -. Nessun altro Governo al mondo avrebbe dato via libera cosí facilmente a un takeover di tale importanza strategica». In vista delle elezioni del prossimo anno i laburisti, che sono in vantaggio nei sondaggi, sanno di poter contare sul sostegno di molti inglesi, contrari alle acquisizioni da parte di società straniere.

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