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Pubblicata su La Nuova l’istanza Fedaiisf alla Regione. Riavviare l’attività ISF

Ospedali e ambulatori blindati, 2 mila informatori scientifici del Veneto hanno chiesto al governatore Luca Zaia di poter tornare a incontrare di persona i medici, riavviando l’attività di informazione scientifica sui medicinali sospesa a causa dell’emergenza Covid-19.

L’istanza inviata alla Regione a nome di tutta la categoria porta la firma del dottor Angelo Baruchello, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Informatori Scientifici del Farmaco (Aiisf). I professionisti del settore chiedono di poter entrare a pieno titolo nella Fase 2, forti delle loro conoscenze per evitare il rischio di contagio e desiderosi di essere presi in considerazione, superando le incertezze dei vari decreti che li stanno tenendo lontani dagli ambulatori di curanti, pediatri, specialisti.

«Lo smart working non è assolutamente l’essenza della nostra professione che è invece basata sul contatto diretto per uno scambio di informazioni istantaneo con tutto il personale sanitario interessato» sottolinea il dottor Baruchello «siamo e ci poniamo come dei consulenti per i medici e il rapporto umano e di fiducia è l’aspetto fondamentale per lo sviluppo e la crescita della nostra professione e l’ottimizzazione del lavoro che facciamo».

Gli informatori scientifici vorrebbero poter procedere a una nuova organizzazione del lavoro, attraverso appuntamenti programmati, seguendo i rigidi protocolli contro il Covid-19. L’Aiisf domanda di poter riprendere l’attività di informazione scientifica del farmaco, al fine di scongiurare gravi ripercussioni di carattere occupazionale»

 

 

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

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