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Scaccabarozzi, norma su generici non da’ risparmi

La norma sulla prescrizione del principio attivo, anziché del farmaco ‘griffato’, "non fa risparmiare allo Stato un solo centesimo, ma non siamo in guerra col ministro Balduzzi". Lo ha detto il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, tornando a ribadire il ‘no’ di Farmindustria alla norma sui generici "che danneggia le aziende".

Secondo Scaccabarozzi, interesse del cittadino è farsi curare nel modo migliore, e non badare ad altre questioni. "Se ho un tumore – ha sottolineato – il mio interesse è vivere più a lungo e non pensare a questioni politiche ed economiche del Paese.

Il medico deve essere la figura centrale del percorso di cura, e il cittadino lo sta dicendo chiaramente", ha precisato Scaccabarozzi riferendosi all’indagine Censis, dalla quale emerge che gli italiani si fidano sempre più del proprio medico che di qualsiasi altro canale comunicativo, internet compreso. In conclusione Scaccabarozzi ha precisato che "non siamo in guerra col ministro, rispettiamo molto il suo lavoro.  La nostra è solo un’affermazione di principio perché non vogliamo che ci siano discriminazioni tra un’industria e l’altra".

Federico Sorrentino – 3 ottobre 2012 – PharmaKronos

 

Censis, il 55,6% degli italiani cerca informazioni dal Mmg

Oltre la metà della popolazione (55,6%) dichiara di avere come fonte di informazione sanitaria il medico di medicina generale, mentre il 10,8% consulta il web, il 10,1% si rivolge a parenti e amici, il 5,9% alle trasmissioni televisive. Va dallo specialista il 5,8% e dal farmacista il 4%, mentre la carta stampata è fonte di informazione per il 3,6%. È questo il quadro che emerge dall’analisi del Censis "Quale futuro per il rapporto medico-paziente nella nuova Sanità?" su cosa pensano gli italiani dell’informazione sanitaria. A essere evidente è soprattutto l’importanza del ! rapporto medico-paziente: quello che emerge è infatti l’impatto di una cattiva comunicazione, che potrebbe avere effetti sulla tempistica della prima diagnosi (lo pensa il 92,2%), sull’efficacia della terapia (91,3%), sul morale del paziente (85,7%), sulla correttezza del trattamento (secondo l’85,1% potrebbe essere all’origine di trattamenti sbagliati). Per le altre fonti di informazione, da quanto traspare, a seguire i programmi televisivi su questioni di salute è il 77,3% deg

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